ll Ftse Italia Banche chiude appena sopra la parità (-0,5%) ma tenendo meglio dell’analogo europeo (-2,5%), frenando anche il Ftse Mib (-2,1%).
Il comparto, dunque, grazie alla risalita nell’ultima parte di seduta riesce a contenere sotto l’1% la perdita odierna proseguendo la fase di correzione avviata la scorsa ottava e continuata lunedì, in attesa che questa settimana entri nel vivo la stagione delle trimestrali, iniziata con Creval e Intesa Sanpaolo.
E proprio la banca guidata da Carlo Messina (+0,7%) è tra quelle che tengono a galla il settore, grazie anche ai risultati migliore delle attese riportati nel quarto trimestre 2017 (utile netto di 1,4 miliardi a fronte di attese pari a 1,1 miliardi). Inoltre, la perfomance è stata sostenuta anche dal piano d’impresa 2018/21 illustrata dallo stesso Ad alla comunità finanziaria, i cui principali target al termine dell’arco di piano sono: utile netto di 6 miliardi, Rote del 14,6%, Roe del 12,4%, dividendo di 4,2 miliardi, cost/income al 45,4% e Cet1 del 13,1 per cento.
Tra i titoli che riescono a invertire la rotta nella parte finale di seduta vi sono Bper (+0,4%) e Banco Bpm (+1%), sostenuti anche dalla conferma dell’indicazione d’acquisto da parte di Société Generale.
Rimbalza Mps (+3,4%), dopo i cali dei giorni scorsi in scia alla recente limatura del target price da parte di un paio di case di investimento e in attesa dei risultati del quarto trimestre che saranno diffusi venerdì 9 febbraio.
Nel Mid Cap tornano gli acquisti su Popolare Sondrio (+2,5%) dopo il rosso delle ultime sedute, mentre Credem (-0,9%) limita il rosso sotto il punto percentuale.
Tra le Small Cap tiene Creval (+0,2%), dopo il rimbalzo di ieri in scia ai risultati preliminari del quarto trimestre migliori delle attese. Nel frattempo, la prima linea manageriale ha dato avvio al nuovo roadshow in vista del lancio dell’aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe partire il 19 febbraio.