Le Borse europee sembrano ben avviate verso una chiusura positiva dopo diverse giornate in rosso condizionate dalle prospettive di ripresa dell’inflazione e di incrementi repentini dei tassi di interesse. Intorno alle 15:45 il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,8%, seguito dal Dax di Francoforte (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,4%) e il Cac 40 di Parigi (+1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%).
A Wall Street invece gli indici americani hanno aperto le contrattazioni intorno alla parità, dopo la sessione volatile di ieri conclusa con un bel recupero nel finale.
Nel comparto obbligazionario il rendimento sul Treasury decennale scambia in area 2,78 per cento. In Europa il Bund tedesco risale a 0,72% mentre il rendimento del Btp cala di 6 bp all’1,91%, comprimendo lo spread con il benchmark a 119 punti base.
Sul Forex l’euro arretra a 1,2335 dollari, nonostante in mattinata si sia giunti ad un accordo in Germania per formare la Grande Coalizione di governo. Tuttavia pesano le incertezze legate alla carica di ministro delle Finance, che non verrà ricoperta dal leader del partito tedesco Spd, Martin Schulz. Intanto lo yen guadagna terreno nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 109,2) e della moneta unica (EUR/JPY a 134,75).
Tra le materie prime, infine, l’oro viaggia poco mosso a 1.225 dollari l’oncia. Per quanto riguarda le quotazioni del petrolio, Wti e Brent scambiano rispettivamente a 63,3 (flat) e 67,1 (+0,4%) dollari al barile, in attesa dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Tra le big cap di Piazza Affari svetta TELECOM ITALIA (+5,6%), dopo l’incontro positivo tra l’Ad Genish e il ministro Calenda, in cui Tim ha presentato un’ipotesi di evoluzione volontaria del modello di separazione delle rete.
Acquisti sostenuti anche su BANCO BPM (+4,2%) in attesa dei conti che verranno diffusi a mercati chiusi, EXOR (+3,9%) e su FCA (+3,7%) complice anche un report di Mediobanca che conferma la raccomandazione ‘outperform’ e alza il target price da 20 a 22 euro.
In evidenza anche ATLANTIA (+3,3%), nel giorno in cui Abertis ha diffuso i conti del 2017 e INTESA SANPAOLO (+3%) all’indomani dei risultati trimestrali e della presentazione del nuovo piano industriale al 2021. Sottotono CAMPARI (-1,1%) e UNIPOLSAI (-0,6%), che divulgherà venerdì i risultati.