Banche – Rimbalzo (+2,9%) con Intesa SP (+3,4%), Ubi (+3,5%) e Banco Bpm (+5,1%)

ll Ftse Italia Banche chiude con uno scatto del +3% e in linea all’analogo europeo (+2,1%), trainando anche il Ftse Mib (+2,9%).

Il comparto, dunque, con il rimbalzo di ieri interrompe momentaneamente la fase di correzione avviata la settimana scorsa e proseguita nei primi giorni di questa, recuperando le perdite accumulate nei cinque giorni precedenti. Il settore potrebbe avere beneficiato delle dichiarazioni del responsabile della vigilanza Bce, Daniè Nouy, che ha sottolineato che non è stata ancora presa nessuna decisione sul trattamento dello stock esistente di crediti deteriorati. In merito all’Addendum relativo ai nuovi flussi di npl, l’esponente di Francoforte ha fatto sapere che la versione definitiva sarà pubblicata entro metà marzo con la possibile entrata in vigore a partire dal 1° aprile.

Intesa Sanpaolo (+3,4%) rafforza la propria performance all’indomani dei risultati migliori delle attese riportati nel 2017 e della presentazione del piano d’impresa 2018/21. La banca ha ricevuto giudizi positivi da diversi analisti, tra cui JP Morgan (che ha alzato il giudizio da ‘neutral’ a ‘overweight’ e il target price da 3,1 euro a 3,7 euro) e Banca Akros (che ha portato la raccomandazione da ‘neutral’ ad ‘accumulate’ e il target price da 3 euro a 3,50 euro).

Rimbalzano anche tutti gli altri titoli del listino principale, compresi Banco Bpm (+5,1%) che a mercati chiusi ha diffuso i conti del 2017, Ubi (+3,5%), Bper (+3,5%) che riuniranno oggi il cda per approvare i risultati del 2017, e Unicredit (+2,8%) il cui board ha approvato ieri i dati del 2017  e che nel frattempo ha portato a termine il progetto Fino relativo alla dismissione di un portafoglio da 17,7 miliardi.

Nel Mid Cap ok Popolare Sondrio (+1,3%), mentre scatta Credem (+3,7%) in attesa dei conti preliminari che saranno esaminati oggi dai board delle due banche.

Tra le Small Cap buon progresso Creval (+0,9%), grazie anche al completamento del consorzio di garanzia che curerà l’aumento di capitale da 700 milioni con l’ingresso delle ultime tre banche.

In controtendenza Carige (-2,4%), il cui board si riunirà venerdì per approvare i risultati del 2017.