Seduta positiva per il Ftse Italia Tecnologia, che ha archiviato la giornata precedente a +1,5 per cento. Una performance sostanzialmente in linea con quella dell’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+1,8%) ma inferiore al Ftse Mib (+2,9%).
Il listino milanese ha messo a segno un rimbalzo così come gli altri benchmark europei, dopo diverse giornate in rosso condizionate dalle prospettive di ripresa dell’inflazione e di incrementi repentini dei tassi di interesse. Cambio euro/dollaro in discesa sotto quota 1,23, mentre in Germania si è giunti ad un accordo per formare una coalizione di governo ma pesano le incertezze legate alla carica di Ministro delle Finanze.
A Piazza Affari brilla la tlc Telecom Italia (+6%), dopo l’incontro positivo tra l’Ad Genish e il ministro Calenda, in cui Tim ha presentato un’ipotesi di evoluzione volontaria del modello di separazione delle rete. Lo scorporo della rete potrebbe quindi essere deliberato dal Cda il prossimo 6 marzo, in concomitanza con l’approvazione del nuovo piano industriale. Successivamente per la nuova società della rete potrebbero aprirsi le strade della quotazione o di una fusione con Open Fiber.
Nel settore IT la big cap Stm archivia gli scambi in rialzo dell’1,4 per cento. Il colosso dei microchip ha annunciato un accordo con Macom per lo sviluppo di fette (wafer) di nitruro di gallio (GaN) su silicio che saranno prodotti dal gruppo italo-francese e utilizzati da Macom in numerose applicazioni RF.
La mid cap Reply termina a +1,7 per cento, mentre fra le small cap volano Tecnoinvestimenti (+6,3%) ed Exprivia (+5,6%).