Dopo le consistenti perdite registrate nelle ultime quattro sedute, ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici è riuscito a concludere la giornata borsistica con un progresso del 2% rispetto alla chiusura precedente. La performance del paniere dei titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari è stata sostanzialmente in linea con quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+1,9%), ma inferiore a quella dell’indice Ftse Mib (+2,9%).
Sul mercato europeo dei titoli di Stato si è registrato un ulteriore restringimento dello spread tra rendimento dei governativi dei Paesi Core, Germania in testa, e quello dei Paesi Periferici, cioè Italia, Spagna, Portogallo e anche Grecia. Nel dettaglio, lo yield del Btp a 10 anni è scivolato all’1,94%, dal precedente 1,982%, mentre quello del Bund di pari scadenza è aumentato allo 0,74% dal precedente 0,69 per cento.
Il recupero del Ftse Italia Servizi Pubblici è stato sostenuto da tutti e diciassette titoli che compongono il paniere in esame, con in testa le Big Cap. In questo segmento le azioni che hanno registrato la maggiore variazione giornaliera positiva sono state rispettivamente A2A (+2,5%) e Terna (+2,5%). Con riferimento al gruppo guidato da Luca Valerio Camerano si segnalano i possibili benefici che potrebbero derivare dal via libera comunicato ieri della Commissione Ue all’introduzione del meccanismo di capacità nel mercato elettrico italiano, con le aste che potrebbero partire già dal prossimo autunno. Per quanto riguarda invece il gruppo guidato Matteo del Fante l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha richiesto alla società di apportare alcuni cambiamenti al piano d’investimenti per lo sviluppo della rete di trasmissione elettrica nazionale nei prossimi 10 anni.
Buon recuperato anche per Enel (+2,2%), con il gruppo guidato da Francesco Starace che ieri ha comunicato che la controllata Enel Green Power North America ha siglato un accordo per la cessione, a un primario investitore istituzionale canadese, del 49% di due parchi eolici in costruzione in Canada per una potenza complessiva di 145,6 MW. Il corrispettivo dell’operazione sarà versato alla chiusura dell’operazione e definito al momento dell’entrata in esercizio degli impianti, prevista per la fine del 2019, con la controllata statunitense di Enel che continuerà a gestire, operare e assicurare la manutenzione di entrambi i parchi eolici, in cui manterrà una quota del 51 per cento.
Denaro anche su Snam (+1,1%), con la Banca europea per gli investimenti che ha approvato martedì un finanziamento da 1,5 miliardi di euro a favore del consorzio Trans adriatic pipeline (Tap). Grazie al presente finanziamento, il Tap (nel cui azionariato è presente Snam con una quota del 20%) potrebbe raccogliere più agevolmente sul mercato ulteriori 4,5 miliardi necessari per il completamento dell’opera.
Nel segmento delle Mid Cap, il titolo che ieri ha registrato la miglior performance borsistica è stato Acea (+3,2%), mentre tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, si segnalano gli acquisti su Falck Renewables (+6,7%), tornato al rialzo dopo 7 sedute consecutive, mentre la minor performance borsistica è stata messa a segno da K.R. Energy (+0,4%). Seduta positiva per Gruppo Waste Italia (+1,5%), con la società che ha comunicato la rinuncia da parte della controllante Sostenya Group alla maggiorazione di 10.298.736 diritti di voto, avvalendosi in questo modo dell’esenzione dell’obbligo di lanciare l’Opa obbligatoria.