Banca Popolare di Sondrio ha chiuso il quarto trimestre 2017 registrando un incremento del margine di intermediazione a 297,2 milioni (+30,5% a/a). La solida crescita dei ricavi ha permesso alla banca di archiviare il periodo con un utile netto di 46,9 milioni, nonostante l’aumento delle rettifiche su crediti pari a 102,6 milioni (+33,8% a/a).
I conti del quarto trimestre del 2017 della Banca Popolare di Sondrio hanno evidenziato un margine di intermediazione pari a 297,2 milioni, in aumento del 30,5% rispetto al pari periodo del 2016.
L’aumento dei ricavi è stato trainato dalla notevole crescita del margine d’interesse, attestatosi a 132,3 milioni dopo un aumento del 18,7% a/a grazie alla contrazione degli interessi passivi.
Buono anche l’incremento delle commissioni nette pari a 83,5 milioni (+5,2% a/a). Deciso balzo in avanti dei profitti da trading a 83,1 milioni, dai 32,7 milioni del quarto trimestre 2016.
In calo i costi, diminuiti dell’8,9% a 132,3 milioni, grazie a un lieve decremento delle spese per il personale (-1,1% a 61,1 milioni) e a più consistenti tagli negli altri costi operativi (-14,6% a 71,7 milioni).
Tali dinamiche hanno consentito al risultato lordo di gestione di quasi raddoppiare toccando i 164,9 milioni, dagli 82,7 milioni dell’ultimo trimestre 2016.
In aumento a 102,6 milioni le rettifiche nette su crediti (+33,8% a/a), ma ben assorbite dal reddito lordo. Il risultato netto di gestione ha toccato quindi i 62,3 milioni, contro i 6 milioni dell’anno precedente.
Dopo imposte per 17,9 milioni e poste straordinarie positive per 2,6 milioni, l’utile netto si è fissato a 46,9 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 6,6 milioni del pari periodo 2016. Il risultato beneficia sia del consolidamento della ripresa economica in atto, che ha comportato un miglioramento della qualità del credito, sia del clima più disteso dei mercati finanziari.
Sul fronte della solidità patrimoniale, Il Cet1 phased-in al 31 dicembre si è fissato all’11,6 per cento.