doBank, istituto specializzato nella gestione e nel recupero di npl, ha diffuso i conti preliminari relativi all’esercizio 2017.
doBank, nel periodo in esame, ha riportato ricavi consolidati lordi pari a 213 milioni (+3% a/a). Al netto di commissioni passive per 18 milioni, il giro d’affari ha segnato un rialzo del 3% a 194,9 milioni rispetto al 2016.
Nel dettaglio, i ricavi da servicing sono saliti del 3% a 196,5 milioni rispetto al 2016, mentre quelli da prodotti ancillari e attività minori sono cresciuti del 10% a 15,7 milioni rispetto a un anno prima.
I costi operativi sono aumentati dell’1% a/a a 124,8 milioni. Nello specifico, le spese del personale sono state pari a 83,3 milioni (+2% a/a), per effetto del rafforzamento nel top management e all’introduzione del nuovo sistema incentivante post quotazione, mentre le spese amministrative si sono attestate a 41,4 milioni (-3% a/a).
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 70,1 milioni (+9% a/a).
La crescita del risultato netto di gestione è stata pari a 68,3 milioni (+6% a/a), sostenuta anche da 2,7 milioni di utili da partecipazioni, che includono sia il risultato netto della cessione di Gextra sia l’effetto positivo dell’utile dalla partecipazione in Bcc Gestione Crediti valutato col metodo del patrimonio netto.
Il periodo si chiude con un utile netto di 44,9 milioni, in progresso dell’11% rispetto al 2016. Il consiglio di amministrazione ha condiviso di sottoporre all’approvazione dell’assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di 0,394 euro (con un totale pari al 70% dell’utile netto).
Nel periodo, gli asset under management segnano una flessione a 76,7 miliardi rispetto agli 80,9 miliardi di fine 2016. Gli incassi relativi ai crediti in gestione (collection), invece, sono saliti a 1,8 milioni da 1,6 milioni al 31 dicembre 2016.
La posizione finanziaria netta, al 31 dicembre 2017, è positiva per 38,6 milioni (29,5 milioni a fine 2016).