Mercati – Milano +0,9% in scia all’Europa, petrolio in rimonta

Rimbalzo per i listini del Vecchio Continente dopo le vendite della scorsa ottava, grazie anche alla parziale rimonta di Wall Street venerdì e alla buona intonazione dei mercati asiatici stamattina. Intorno alle 12:15 il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid guadagnano l’1,7-1,8%, il Cac 40 di Parigi avanza dell’1,5% e il Ftse 100 dell’1,2%, mentre il Ftse Mib è più arretrato a +0,9 per cento.

Gli investitori restano alla finestra per capire se si tratta solamente di una breve tregua dalle vendite o se il peggio sia passato dopo l’esplosione della volatilità che nella settimana precedente ha innescato una decisa correzione dei corsi azionari. Decisivi saranno i dati di mercoledì sull’inflazione statunitense, che potrebbero alimentare nuovamente le prospettive di una ripresa più rapida del previsto dell’inflazione con nuove conseguenze sulle altre asset class.

Da monitorare in particolare l’obbligazionario, dove i rendimenti restano sotto pressione a causa delle aspettative di una normalizzazione della politica monetaria più incisiva delle attese. Il tasso sul Treasury decennale americano avanza al 2,88% dopo aver chiuso al 2,83% venerdì. In lieve calo, invece, il tasso sul Btp italiano al 2,03%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 126 punti base.

Nel frattempo il dollaro arretra leggermente consentendo all’euro di risalire a 1,227, in attesa anche del progetto sul budget dei prossimi 10 anni che Trump presenterà oggi. Ben intonato lo yen, sostenuto già nella scorsa ottava dal suo status di valuta rifugio,  con il cambio tra biglietto verde e moneta giapponese a 108,7.

Tra le materie prime l’oro resta sopra i 1.320 dollari l’oncia, mentre rimbalza il petrolio dopo la discesa della scorsa settimana nonostante il nuovo incremento dei rigs statunitensi, con Wti e Brent in rialzo di circa il 2% rispettivamente 60,5 e 64 dollari nel giorno in cui viene pubblicato il report mensile dell’Opec.

Tornando all’azionario, per quanto riguarda il Ftse Mib avanza TENARIS (+2,3%) sostenuta anche dall’aumento degli impianti di trivellazione. Tra gli industriali bene BUZZI (+2,8%), STM (+2,2%), PIRELLI (+2,1%) e FCA (+2,1%).

Bene anche ENI (+1,3%) tra i petroliferi e MONCLER (+2,5%) nella moda. Tentativo di rimbalzo per le utilities, contrastati i bancari tra cui spicca BANCO BPM (+1,8%), dopo che l’ad Giuseppe Castagna ha ribadito che l’istituto può puntare a partecipare a nuove operazioni di M&A, anche se non nel breve periodo, grazie a una posizione di solidità che si sta ulteriormente rafforzando con il nuovo piano sugli npl.

Fuori dal listino principale perdono terreno MPS (-5,1%) dopo i risultati 2017 in perdita di 3,5 miliardi e CARIGE (-5%), volatile dopo il +5,2% di venerdì in scia ai conti.