Mercati – Tornano gli acquisti in Europa, Milano chiude a +0,8%

Rimbalzo per le Borse europee nella prima seduta della nuova settimana, dopo i ribassi nell’ordine dei cinque punti percentuali realizzati nella scorsa ottava. Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in progresso dello 0,8% a 22.336 punti, leggermente attardato rispetto agli altri listini continentali.

Il Dax di Francoforte guadagna l’1,4%, sostanzialmente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+1,2%) mentre a Wall Street i tre principali indici americani viaggiano in rialzo di circa un punto percentuale, in scia alla chiusura positiva di venerdì che non ha comunque evitato di archiviare la scorsa settimana con il peggior calo da oltre due anni.

Gli investitori restano alla finestra per capire se il sell-off delle ultime sedute si sia esaurito o se quella attuale sia soltanto una tregua momentanea, dopo l’esplosione della volatilità che ha innescato una parziale correzione dei corsi azionari. Bob Prince, co-direttore per gli investimenti di BridgeWater, si è espresso in favore della seconda ipotesi, prevedendo ribassi ancora più marcati nelle prossime settimane.

Decisivi saranno anche i dati di mercoledì sull’inflazione statunitense, che potrebbero alimentare nuovamente le prospettive di una ripresa più rapida del previsto dell’inflazione con nuove conseguenze sulle altre asset class.

Resta da monitorare in particolare l’obbligazionario, dove i rendimenti restano sotto pressione per le aspettative di una normalizzazione della politica monetaria più incisiva delle attese. Il tasso sul Treasury decennale americano rimane intorno al 2,86 per cento. Invariato il tasso sul Btp italiano al 2,03%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 127 punti base.

Sul Forex l’euro/dollaro resta poco mosso a 1,227 mentre lo yen è ancora ben intonato dopo gli acquisti della scorsa ottava favoriti dal suo status di valuta rifugio,  con il cambio tra biglietto verde e moneta giapponese a 108,6.

Tra le materie prime l’oro risale a 1.324 dollari l’oncia, mentre il petrolio riduce i guadagni rispetto alla mattinata ma resta in progresso con Wti (+1%) e Brent (+0,65%) rispettivamente 59,8 e 63,2 dollari al barile, nonostante il nuovo incremento dei rigs statunitensi.

Tornando all’azionario, acquisti su MONCLER (+3,2%) e in generale sul lusso in vista della settimana della moda. Bene SNAM (+1,9%) tra le utilities, tentativo di recupero degli industriali BUZZI (+1,9%), STM (+1,6%) e PIRELLI (+1,6%).

Contrastati i bancari tra cui resta in positivo BANCO BPM (+0,7%) in scia a possibili operazioni di M&A, anche se non nel breve periodo, mentre arretrano UBI (-2,6%) e BPER (-1,8%). Sottotono anche RECORDATI (-2,2%) e UNIPOL (-1,5%).

Fuori dal listino principale perdono terreno MPS (-5%) dopo i risultati 2017 in perdita di 3,5 miliardi e CARIGE (-5%), volatile dopo il +5,2% di venerdì in scia ai conti.