Puma, società tedesca specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo di proprietà del gruppo francese Kering, ha pubblicato in data odierna i dati relativi ai risultati ottenuti nel 2017. Nell’arco dei dodici mesi, il fatturato si è fissato a 4,14 miliardi segnando una crescita del 15,9% a cambi correnti (14% reported), mentre nel solo quarto trimestre, ha segnato vendite in progresso del 14,5% a 1,04 miliardi (+8,6% reported), con un incremento a doppia cifra in tutte le aree geografiche e con il footwear che si conferma principale driver di crescita.
Tutte le regioni hanno contribuito positivamente allo sviluppo, in particolar modo è da segnalare il progresso sostenuto dalle vendite realizzate in EMEA per 1,65 miliardi (+19,1% reported), che rappresenta circa il 40% del giro d’affari della società.
Nelle Americhe il fatturato registrato è stato circa 1,5 miliardi, segnando una crescita del 14,3% sia in America Latina che in Nord America.
Infine, lo sviluppo del 10% della regione asiatica/pacifica ha generato ricavi per circa un miliardo, grazie alle vendite registrate in Cina e in Australia; mentre si sono ridotte quelle in Giappone.
Analizzando il fatturato per segmento di vendite, emerge la crescita costante, iniziata più di tre anni fa, delle calzature del 21,4% a 1,98 miliardi, sostenuta specialmente dal reparto “corsa e allenamento”. Mentre l’abbigliamento, che rappresenta circa il 35% del business, ha registrato un aumento dell’8% dei ricavi, grazie al buon andamento dei prodotti da donna. Positivo anche l’andamento delle vendite degli accessori, come calze e intimo, in progresso dell’8%.
Si ricorda la volontà del gruppo francese di proprietà il 70% delle azioni Puma. Operazione che ridurrebbe a più del 16% la quota di Kering nella società produttrice di abbigliamento e scarpe sportive. La maison di moda ha sottolineato la propria intenzione di dedicarsi al rafforzamento dei brand del lusso. Sull’operazione dovranno esprimersi gli azionisti di Kering la cui assemblea è programmata per il prossimo 26 aprile.
Intorno alle 16 il titolo Puma quotato a Francoforte segna un calo dell’1,31% a 320,75 euro.