Tecnologia – Settore IT in rosso nell’ottava, fra le tlc Tim contiene le perdite

Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dal 5 al 9 febbraio in ribasso del 6,9%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-5,5%) e il Ftse Mib (-4,5%).

In settimana l’attenzione si è focalizzata sulle trimestrali ma soprattutto sui timori legati alla ripresa dell’inflazione e al possibile incremento dei tassi di interesse in misura più rapida e incisiva del previsto. Dinamica che ha messo ulteriormente sotto pressione i rendimenti obbligazionari e ha scatenato la volatilità sui mercati azionari, innescando una corposa correzione dopo il rally di inizio anno. Cambio euro/dollaro in discesa, poco sopra quota 1,22.

A Piazza Affari, nel comparto IT, la big cap Stm ha chiuso in calo del 7% i cinque giorni, passando in negativo del 5,5% da inizio anno.

Le prospettive per il comparto dei microchip restano comunque buone, dopo che nel 2017 le vendite mondiali sono cresciute a 412,2 miliardi di dollari (+21,6% su anno) toccando un nuovo record storico. Lo ha reso noto la Semiconductor Industry Association (SIA). Battute anche le previsioni di WSTS, che si aspettava nel 2017 vendite pari a 408,7 miliardi di dollari.

Sempre nel settore dei semiconduttori si segnala che Broadcom ha elevato la propria offerta per acquisire Qualcomm a circa 121 miliardi di dollari. Dalla transazione nascerebbe il terzo produttore mondiale di microchip, dopo Samsung e Intel.

Realizzi nell’ottava sulla mid cap Reply (-5,7%), la migliore della settimana precedente, che resta in rialzo del 9,2% da inizio 2018. Intanto Breed Reply, l‘investitore del gruppo con forte coinvolgimento operativo nell’Internet degli Oggetti (IoT), ha dato il via ad una nuova ricerca a livello europeo per identificare opportunità di investimento nell’ambito del IoT.

Fra le small cap risalta Eurotech (+2,8%), mentre le vendite investono Esprinet (-8,2%) e Digital Bros (-8,7%). In modesto calo Tecnoinvestimenti (-1,8%) mentre in settimana Cedacri, precedentemente titolare del 5,6% del capitale sociale, è sceso all’1,4% cedendo 1.979.358 azioni attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini riservata ad investitori istituzionali, al prezzo di vendita di 6,70 euro.

Fra le Tlc Telecom Italia limita i danni nei cinque giorni, chiudendo in flessione dello 1,5 per cento. A sostenere le quotazioni del colosso tlc rispetto al mercato, l’incontro positivo tra l’Ad Genish e il ministro Calenda, in cui Tim ha presentato un’ipotesi di evoluzione volontaria del modello di separazione delle rete.

Lo scorporo della rete potrebbe quindi essere deliberato dal Cda il prossimo 6 marzo, in concomitanza con l’approvazione del nuovo piano industriale. Successivamente per la nuova società della rete potrebbero aprirsi le strade della quotazione o di una fusione con Open Fiber.

Inoltre sono stati diffusi i conti della controllata Tim Brasil, con utili in aumento del 66% nel quarto trimestre 2017. Intanto, in mancanza di offerte congrue per la cessione di Persidera, Tim starebbe valutando la possibilità di far quotare in borsa la società controllata.