In mattinata il titolo segna un rialzo di circa 2 punti percentuali a 13,05 euro con oltre 850 mila azioni scambiate, provando così a recuperare le perdite subite nel corso delle ultime 10 sedute.
In particolare, il progresso di Tenaris potrebbe essere riconducibile all’aumento degli impianti di trivellazione On-shore negli USA (comunicati da Baker Hughes), passati dai 929 impianti al 2 febbraio ai 957 al 9 febbraio. L’aumento degli impianti di trivellazione è in particolar modo riferibile alle perforazioni di tipo orizzontale (+24 impianti su base settimanale).
Rilevante infine il dato riguardante i singoli stati, con il Texas che ha visto aumentare i propri impianti di 14 unità su base settimanale. Proprio nello Stato del Texas, Tenaris è presente con il nuovo impianto produttivo di Bay City, sito attivo da ottobre con una modalità avanzata di just in time, denominata “Rig Direct”. Il presente modello permette la sincronizzazione della produzione con le operazioni estrattive dei clienti Tenaris nell’area.