Beni per la Casa – Elica la migliore (+4,4%) dopo i risultati del 4Q17

Ripartono le Borse europee dopo una settimana di vendite diffuse con il Ftse Mib che chiude in rialzo dello 0,8 per cento, in coda agli altri listini principali.

Fra gli investitori permane il dubbio se il sell-off delle ultime sedute si sia esaurito o se invece si tratti solamente di una breve tregua dalle vendite: qualcosa in più si capirà dalla reazione ai dati sull’inflazione statunitense che saranno diffusi mercoledì.

Intanto rimane sotto pressione il mercato obbligazionario dove i rendimenti dei decennali sono stabili sopra il 2% per il Btp e sopra il 2,8% per il T-Bond.

Torna in positivo anche l’indice Ftse Italia Moda Servizi per la Casa e per la Persona in rialzo dell’1,2% rispetto al +1,7% fatto registrare dal corrispondente indice europeo.

La migliore performance di giornata è quella di Elica che incrementa il proprio valore rispetto alla chiusura di venerdì del 4,4% a seguito della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre e i dati preconsuntivi del 2017.

Gli ottimi risultati del quarto trimestre, chiuso in utile con fatturato e redditività in crescita, hanno contribuito a terminare l’esercizio con un utile netto di 1,4 milioni rispetto alla perdita di 5,5 milioni del 2016, forte di ricavi cresciuti a parità di perimetro del 10,2% a 479,3 milioni, record della storia del gruppo, grazie al rinnovato focus sulla vendita dei prodotti a marchio Elica (+32%).

Performance diametralmente opposta per Technogym, fanalino di coda del comparto con un ribasso del 3,7%. Dopo i ricavi preliminari resi noti lo scorso venerdì sono arrivati i giudizi degli analisti: Equita ha rivisto la raccomandazione da “buy” a “neutral” con target price alzato a 8,6 euro, mentre Mediobanca e Kepler Cheuvreux hanno confermato le raccomandazioni alzando il target price rispettivamente a 8 e 10 euro.

Fra gli altri titoli, bene De’Longhi (+0,9%), B&C Speakers (+1,1%) e Sabaf (+1,4%), con quest’ultima che pubblicherà oggi i risultati 2017.

Infine, chiusura in rosso per Beghelli (-2,1%), fanalino di coda fra le Small Cap.