Per Bper potrebbe tornare in auge l’acquisto del 40% di Arca Sgr che facevo capo alle ex banche venete poste in liquidazione. La banca modenese è il maggiore azionista della società del risparmio gestito con il 32,7 per cento.
Tale quota è attualmente gestita dai commissari liquidatori che si stanno occupando della cessione degli asset dell’ex Veneto Banca e dell’ex Popolare Vicenza rimasti fuori dal perimetro di acquisizione di Intesa Sanpaolo.
Secondo gli ultimi rumor di stampa, i commissari avrebbero affidato alla banca giapponese Nomura il mandato di gestire la vendita di suddetta partecipazione tramite un’asta competitiva. Il prezzo di cessione sarebbe stimato tra 350/400 milioni. Potenzialmente interessati all’acquisto della quota vi sarebbero anche i fondi Atlas, Cerberus e Centerbridge.
Nel corso dell’estate, prima che l’operazione finisse in stand-by, erano circolate indiscrezioni secondo cui Bper era interessata a rilevare il 40% di Arca Sgr in partnership con Popolare Sondrio, a sua volta socio della sgr con una quota del 21,1 per cento.
Qualora si verificasse l’eventualità di un’acquisizione alla pari tra Bper e Popolare Sondrio, la prima salirebbe al 52,7% del capitale e la seconda al 41,1 per cento.
In merito al prezzo a cui eventualmente la quota l’Ad di Bper Alessandro Vandelli, dopo il salvataggio ex delle venete, aveva sottolineato la necessità di “Rifare i conti in quanto lo scenario è cambiato, pertanto la valutazione di 700/800 milioni stimata da Anima nel 2015 per il 100% di Arca è oggi fuori mercato”.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,2% a 4,60 euro. Performance sostenuta anche dalla conferma del ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux (con target price alzato da 5,6 euro a 5,9 euro) e di Société Générale (prezzo obiettivo a 6,2 euro).