Il colosso elettrico italiano ha da poco comunicato i risultati consolidati preliminari del periodo ottobre-dicembre dello scorso anno da cui emerge che la diversificazione geografica e la corretta implementazione di una strategia sostenibile e di lungo periodo hanno consentito di conseguire numeri, a livello operativo, superiori a quelli dello stesso trimestre del 2016.
Nel complesso, l’Ebitda ordinario e l’indebitamento finanziario netto presentati da Enel sono stati superiori ai target annunciati lo scorso novembre, nonostante la ridotta disponibilità della risorsa idrica ed eolica, grazie alla crescita nelle rinnovabili, all’efficiente gestione dei costi, alla positiva evoluzione del settore retail in Italia e della distribuzione in Sud America.
In particolare, i ricavi del 4° trimestre del 2017 del gruppo guidato da Francesco Starace sono stati pari a 20,5 miliardi euro, in progresso del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2016 e superiori del 5% rispetto al consensus degli analisti. L’incremento del fatturato trova riscontro nei maggiori ricavi da vendita di energia elettrica ai clienti finali, da trasporto di energia elettrica e dalle attività di trading e di vendita di combustibili che hanno più che compensato gli effetti delle minori vendite all’ingrosso e delle variazioni di perimetro intervenute nei due periodi a confronto. Queste ultime riguardano il deconsolidamento di EGPNA Renewables Energy Partners e di Marcinelle Energie, i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dai maggiori ricavi conseguiti dalle società acquisite nel 2017 (principalmente Celg Distribuição in Brasile ed EnerNOC negli Stati Uniti).
Nel trimestre in esame, l’Ebitda è stato pari a 4,25 miliardi, in crescita del 30,1% su base annua e superiore del 2,9% rispetto alle attese degli analisti. Alla base di questo incremento il maggior margine rilevato prevalentemente in Italia e Sud America.
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre del 2017 è stato pari a 37,4 miliardi, in linea con il dato di fine 2016 e leggermente al di sotto delle stime dei broker, pari a 38,1 miliardi Il management ha confermato i target di piano per il 2018.