Eurizon, la società di gestione del gruppo Intesa Sanpaolo, archivia un ottimo 2017, con utile netto e patrimonio in crescita e lancia lo sguardo in avanti ai piani di sviluppo, che nel 2018 potrebbero riguardare anche un’alleanza internazionale.
“Nel 2018 puntiamo a rafforzare il nostro ruolo nel contesto di riferimento e la nostra riconoscibilità anche al di fuori dei confini nazionali, forti del mandato affidatoci dal nuovo piano d’impresa di Intesa Sanpaolo per i prossimi quattro anni”, afferma Tommaso Corcos, amministratore delegato di Eurizon.
Quanto al bilancio 2017, l’utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) si è attestato a 1,23 miliardi, di cui 714,4 milioni derivanti dalla cessione, perfezionata lo scorso 21 novembre, della partecipazione in Allfunds Bank a fondi appartenenti a Hellman & Friedman e GIC. L’utile netto pro-forma si attesta quindi a 511,1 milioni, in aumento del 38,9% rispetto al consuntivo 2016.
Il margine da commissioni raggiunge i 718,3 milioni, con un incremento del 26,7% sull’anno precedente.
In crescita anche il valore del patrimonio a fine 2017 che ha toccato i 313,6 miliardi, in espansione dell’8,2% rispetto a fine 2016. L’incremento ha beneficiato di una raccolta positiva per 19 miliardi sui 12 mesi, che posizionano Eurizon per il quinto anno consecutivo al vertice della classifica in Italia.
A fare la parte del leone sono stati i fondi comuni, in cui sono confluiti 18,7 miliardi, quasi un quarto della raccolta dell’intera industria italiana dell’asset management. Analizzando le categorie, i flussi si concentrano sui fondi obbligazionari per 10 miliardi e sui flessibili per 8,6 miliardi. Positivi anche i fondi bilanciati (1,5 miliardi) e gli azionari (824 milioni), mentre i deflussi dell’anno sui fondi monetari si attestano a 2,2 miliardi.
Considerando anche le realtà estere, il patrimonio complessivo di Eurizon nel 2017 raggiunge i 388,7 miliardi, inclusi i 75 miliardi di Penghua, società con sede in Cina partecipata al 49 per cento.
Tra le partecipazioni europee si segnala il focus crescente sui Paesi dell’Est: l’hub dell’Est Europa ha registrato una raccolta da inizio anno di 238 milioni, di cui 140 milioni confluiti nell’ultimo trimestre, grazie alla forte collaborazione con la Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo.