Volatili i listini europei, che inizialmente riducono i guadagni dopo i dati sull’inflazione statunitense ma successivamente recuperano terreno. Poco prima delle 16:00 avanzano il Ftse Mib di Milano (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%), seguiti dal Dax di Francoforte (+0,5%) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Intanto Wall Street ha aperto in frazionale ribasso, salvo poi recuperare la parità.
Il report di gennaio sui prezzi al consumo degli Usa ha evidenziato un incremento oltre le attese, con il Cpi in crescita dello 0,5% su base mensile (+0,3% il consensus) e del 2,1% su base annuale (+1,9% il consensus), mentre il dato core è aumentato dell’1,8% annuo rispetto al +1,7% previsto.
Dati che potrebbero rinforzare le aspettative di interventi di politica monetaria più incisivi delle attese, anche se sembra più saggio aspettare anche i dati di domani sui prezzi alla produzione e quelli di fine mese sull’occupazione per avere un quadro più dettagliato. Nel frattempo, per contro, le vendite al dettaglio hanno subito una battuta d’arresto a dicembre, diminuendo dello 0,3% su base mensile.
Reazione immediata sul mercato obbligazionario dove il rendimento del Treasury decennale si riporta in area 2,88 per cento (+5 bp). In Europa il tasso sul Bund è allo 0,75%, mentre quello del Btp sale al 2,08% dilatando lo spread oltre 132 punti base.
Sul Forex il dollaro recupera terreno sull’euro, con il cambio EUR/USD a quota 1,233 mentre rimane sostenuta la domanda di yen, valuta rifugio nelle fasi incerte. Il cambio dollaro/yen scende a 107,3 mentre il cross con l’euro si attesta in area 132.
Tra le materie prime l’oro risale a 1.334 dollari l’oncia, mentre il petrolio cede circa un punto percentuale con Wti e Brent rispettivamente a 58,3 e 62,1 dollari al barile, in attesa dei dati Eia sulle scorte americane dopo l’aumento delle riserve stimato dall’Api.
Tornando a Piazza Affari, rimbalzo di RECORDATI (+5,3%) e acquisti sostenuti su LEONARDO (+4%), che ha completato la rinegoziazione della Revolving Credit Facility con un pool di 26 banche internazionali e domestiche. Bene anche ATLANTIA (+3,3%), mentre proseguono le vendite su BANCA GENERALI (-1,1%).
Contrastati ma in rimonta i bancari. MEDIOBANCA (-1,1%) riduce il passivo, INTESA e UBI tornano sopra la parità, UNICREDIT (+1,7%), BPER (+2,6%) e BANCO BPM (+1,9%) incrementano i guadagni.
In rialzo ENEL (+2%) che nel quarto trimestre 2017 ha riportato un Ebitda sopra le attese e ha confermato i target per il 2018.