Cauti rialzi tra le Borse europee in attesa del dato sull’inflazione statunitense. Intorno a mezzogiorno il Dax di Francoforte guida a +0,7%, seguito da Cac 40 di Parigi (+0,6%), Ftse 100 di Londra (+0,5%) ed Ibex 35 di Madrid (+0,5%) mentre il Ftse Mib è più attardato sulla parità.
Il focus resta sul report di gennaio relativo ai prezzi al consumo degli Stati Uniti, in uscita nel primo pomeriggio, che potrebbe rafforzare i timori legati ad una ripresa dell’inflazione più rapida del previsto e a conseguenti interventi di politica monetaria più incisivi delle attese.
Nel frattempo il cambio euro/dollaro rimane invariato in area 1,235, mentre proseguono gli acquisti sulla valuta rifugio yen, con l’USD/JPY in calo a 107,4 e l’EUR/JPY a 132,7.
In mattinata sono stati diffusi i dati sul Pil tedesco e dell’Eurozona, in linea con le attese, mentre in Italia prodotto interno lordo ha lievemente deluso le attese nel quarto trimestre (+0,3% t/t, +1,6% a/a). Positivi i numeri sulla produzione industriale dell’Eurozona, in crescita oltre le previsioni (+0,4% m/m) a dicembre.
Tra le materie prime l’oro ha approfittato della discesa del biglietto verde per riportarsi oltre quota 1.330 dollari l’oncia, mentre il petrolio flette ancora con Wti e Brent rispettivamente a 58,8 e 62,5 dollari al barile in attesa dei dati Eia sulle scorte americane, dopo l’aumento delle riserve stimato dall’Api.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del Btp italiano arretra al 2,05%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 131 punti base.
Tornando a Piazza Affari, rimbalzo di RECORDATI (+5,2%) e acquisti sostenuti su ATLANTIA (+2,1%) e LUXOTTICA (+2,1%). Scivola in negativo FCA (-1%) dopo un avvio tonico, ancora vendite su BANCA GENERALI (-1,9%).
Contrastati i bancari, con MEDIOBANCA (-1,1%), INTESA (-0,7%), UNICREDIT (-0,6%) e UBI (-0,5%) in flessione mentre BPER e BANCO BPM avanzano dell’1,4 per cento.
Poco mossa ENEL (-0,1%) che oggi riunisce il cda per l’approvazione dei risultati preliminari del quarto trimestre 2017.