Il colosso di Seattle starebbe lavorando alla creazione di nuovi processori di Artificial Intelligence (AI) destinati agli altoparlanti intelligenti Echo e ad altri oggetti smart che permettono all’utente di interagire attraverso comandi vocali con l’assistente “Alexa”.
A riportarlo è un report pubblicato da The Information, secondo cui Amazon starebbe progettando chip che consentirebbero di processare una maggior quantità di dati direttamente sul dispositivo invece che su cloud e di rispondere più velocemente ai comandi senza scambiare dati con l’esterno.
Amazon ha già compiuto passi significativi nella produzione di microchip con l’acquisizione da 350 milioni di dollari, realizzata tre anni fa, del chipmaker israeliano Annapurna Labs e con l’integrazione di Blink per 90 milioni di dollari nello scorso dicembre. Quest’ultima produce videocamere di sicurezza, con possibili applicazioni nel campo dei droni e delle consegne a domicilio.
Infine, Amazon Web Services starebbe lavorando su chip di AI per i data center, con lo scopo di produrre in proprio anche gli hardware per fornire servizi cloud. Il tutto a testimonianza che sempre più colossi dell’IT, come Apple e Google, preferiscono realizzare in casa i processori di intelligenza artificiale.
Il gigante di Seattle ha chiuso le ultime due sedute a Wall Street in rialzo del 3,5% e del 2% rispettivamente. Nell’ultimo anno ha guadagnato quasi il 70% raggiungendo i 1.414 dollari per azione e una capitalizzazione di circa 685 miliardi di dollari.