Torna a prevalere la lettera sul Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,8%), tornato sotto i 26.000 punti dopo la breve parentesi rialzista della seduta di lunedì. In termini relativi, la performance giornaliera registrata dal paniere dei principali titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari è stata comunque superiore rispetto a quella del maggiore indice del listino milanese, cioè del Ftse Mib (-1,4%) e sostanzialmente in linea con quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,7%).
Sull’andamento di ieri dell’indice settoriale in esame potrebbe aver influito il rialzo del rendimento del Btp a 10 anni al 2,08%, rispetto al 2,03% registrato nella giornata precedente, mentre lo yield del Bund di pari scadenza ha subito una leggera flessione attestandosi allo 0,75% (0,76% nella seduta precedente).
Da sottolineare che all’interno del segmento delle Big Cap, nessun titolo è riuscito a concludere la seduta di ieri su livelli superiori a quelli di chiusura di lunedì pomeriggio. Tra questi, solo Terna è riuscita a contenere le perdite (inv.), mentre la peggior performance di giornata è stata realizzata da A2A (-1,2%).
Chiude la seduta in frazionale ribasso invece Enel (-0,7%), in attesa dei risultati preliminari del 4° trimestre 2017 che verranno pubblicati nella giornata odierna. Il consensus sul titolo prevede ricavi in crescita del 2,1% (a/a) a quota 19,5 miliardi, un Ebitda stimato in progresso del 26,4% a 4,13 miliardi e un indebitamento finanziario netto pari 38,1 miliardi (+1,5% rispetto a fine 2016).
Seduta da dimenticare anche per i titoli Mid Cap, dove solo Ascopiave (-0,6%) e Erg (-0,7%) sono riuscite ieri a contenere le perdite, mentre tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, si è distinta K.R. Energy (+1,1%). Arretra invece Acsm-Agam (-2,1%) dopo la buona performance messa a segno nella seduta precedente.