Il gruppo ha comunicato i dati preconsuntivi consolidati al 31 dicembre 2017, che anticipano i risultati definitivi che saranno resi noti il prossimo 8 marzo. Di seguito si riportano i dati comprensivi dell’apporto del gruppo Cementir Italia, uscito dal perimetro di consolidamento lo scorso 2 gennaio.
Nel 2017, i volumi venduti di cemento e clincker hanno registrato un incremento del 26,6% a 12,8 milioni di tonnellate e quelli di calcestruzzo un +14,8% a 5,1 milioni di metri cubi, mentre nel settore degli inerti i volumi sono più che raddoppiati a 9,3 milioni di tonnellate.
I ricavi sono cresciuti del 25,3% a 1.287,5 milioni (+1,7% a perimetro costante), grazie al contributo per 233,6 del gruppo CCB (38,7 milioni nel 2016, consolidati dal 25 ottobre 2016) e per 70,1 milioni di Cementir Sacci (21,8 milioni nel 2016, consolidati dal 29 luglio 2016). L’effetto cambi è stato negativo per 78,6 milioni, principalmente riconducibile alla Turchia e all’Egitto; a parità di cambi il fatturato sarebbe aumentato del 33% a 1.366,2 milioni.
A livello operativo, l’Ebitda è cresciuto dell’11,5% a 220,5 milioni, beneficiando in particolare della variazione del perimetro di consolidamento (+1,2% a parità di perimetro). A tale risultato, infatti, ha contribuito per 43,9 milioni il gruppo CCB (8,8 milioni nel 2016), mentre Cementir Sacci ha registrato un Ebitda negativo per 2,5 milioni (-3 milioni nel 2016). Inoltre, il margine operativo lordo ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 10,1 milioni (15,1 milioni nel 2016) legati alla rivalutazione di terreni in Turchia. Infine, l’effetto cambi è stato negativo per 19,5 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è diminuito di circa 26 milioni a 536,6 milioni, grazie soprattutto al flusso di cassa operativo nonostante investimenti per circa 92 milioni, il pagamento di dividendi per 15,9 milioni ed esborsi per circa 20,6 milioni per alcune operazioni straordinarie.