Creval e le banche che compongono il consorzio hanno sottoscritto il contratto di garanzia (underwriting agreement) relativo all’aumento di capitale da 700 milioni
Gli istituti si sono impegnati a sottoscrivere, secondo quanto previsto dal contratto, le azioni Creval di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine dell’asta dei diritti inoptati, che si terrà successivamente al periodo di offerta, per un ammontare massimo pari al controvalore della stessa.
Il contratto di garanzia contiene, tra l’altro, le usuali clausole che condizionano l’efficacia degli impegni di garanzia, ovvero attribuiscono le facoltà di recedere dagli impegni di garanzia (in linea con la prassi internazionale).
Si ricorda che il consorzio di garanzia è composto da Mediobanca (in qualità di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner), Banco Santander, Barclays, Citigroup e Credit Suisse (in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners), Commerzbank e Société Générale (in qualità di Senior Joint Bookrunners), Banca Akros, Equita Sim e Keefe, Bruyette & Woods (in qualità di Joint Bookrunners) e, infine, MainFirst (in qualità di Co-Lead Manager). Jefferies, invece, ha deciso di fare un passo indietro.
Ieri Andrea Vismara, Ad di Equita (membro del consorzio) si è così espresso sull’operazione: “Siamo molto fiduciosi che il mercato risponderà bene all‘aumento di capitale di Creval. Per il momento non c’è un feedback, l‘operazione è in via di lancio”.
Il manager ha poi aggiunto che “E’ una società che ha fatto molta pulizia, che dal punto di vista operativo ha molte prospettive. I giornali pubblicano che possa essere oggetto interessante di aggregazioni. Noi siamo parte del consorzio, siamo molto fiduciosi che il mercato risponderà bene”.