Impiantistica – Leonardo (+4,7%) e Salini (+2,1%) tentano il rimbalzo

Risalgono nella giornata di ieri le Borse del Vecchio Continente con il Ftse Mib che mette a segno la migliore performance fra i listini principali in rialzo dell’1,8%.

Non è dunque avvenuto per il temuto crollo che ci si attendeva dopo la pubblicazione del report sui prezzi al consumo degli Usa che ha evidenziato un incremento oltre le attese.

Secondo alcuni analisti il dato sarebbe stato bilanciato dalla battuta d’arresto delle vendite al dettaglio, che avrebbe così messo in stand-by il temuto sell-off,  in attesa dei dati di oggi sui prezzi alla produzione e quelli di fine mese sull’occupazione.

A risentire dell’aumento dell’inflazione sono stati i rendimenti obbligazionari con il T-Bond decennale ormai prossimo al 2,9% e il Btp a 10 anni stabile sopra il 2%.

Riparte l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che guadagna l’1,8 per cento al pari del corrispondente indice europeo.

I migliori titoli del comparto sono stati Leonardo e Salini, ovvero quelli che più di tutti hanno sofferto nelle ultime settimane.

L’ex Finmeccanica con il +4,7% di ieri sembra provare ad innescare una risalita dopo il crollo seguito alla presentazione di un deludente piano industriale. Il titolo ha inoltre beneficiato della rinegoziazione della Revolving Credit Facility, rinnovata fino al 2013 e diminuita sia nell’ammontare a 1,8 miliardi sia nel margine di pagamento a 75 punti base sopra l’Euribor.

Prova a ripartire anche Salini Impregilo con rialzo del 2,1% dopo che alla chiusura di martedì il titolo aveva ceduto il 21% da inizio anno, registrando il calo maggiore del settore.

Buona performance anche per Astaldi che guadagna l’1,6 per cento.

In frazionale rialzo gli altri titoli del comparto, con la sola Prysmian a chiudere leggermente sotto la parità con un ribasso dello 0,6 per cento.