Seduta in netto rialzo per il Ftse Italia Tecnologia, che ha archiviato la giornata precedente a +2,8 per cento. Una performance migliore rispetto a quella dell’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+1,6%) e del Ftse Mib (+1,8%).
Il listino milanese ha sovraperformato gli altri benchmark europei, in una giornata altalenante caratterizzata dall’attenzione verso i dati macro. In particolare l’inflazione statunitense ha segnalato un incremento oltre le attese, portando inizialmente una correzione dei listini. Questi hanno poi invertito la rotta, complice il dato deludente sulle vendite al dettaglio americane che mette in dubbio la solidità della ripresa economica degli Usa, allontanando momentaneamente le aspettative di rialzi dei tassi. Positivi, invece, i dati sul Pil tedesco e su Pil e produzione industriale dell’Eurozona. Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,24.
A Piazza Affari, nel settore IT, la big cap Stm archivia gli scambi in rialzo del 2,9%, mentre la mid cap Reply termina invariata.
Fra le small cap svetta Esprinet (+12,2%), dopo i risultati al 31 dicembre 2017 con un Ebit (38,6 milioni) superiore alle stime nel full year e una crescita dell’utile netto (+7%) nel quarto trimestre. Confermata la crescita dei ricavi in area “low-single digit” per il 2018.
In frazionale rialzo la tlc Telecom Italia (+0,6%). Da evidenziare che anche Vivendi ha fatto ricorso al presidente della Repubblica italiana contro la Golden Power, mentre oggi scade il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per Persidera.
Infine si segnala che Stefano Borghi ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione di Retelit (+3,3%) con efficacia immediata. Borghi risulta titolare di 7.348.352 azioni Retelit, pari al 4,47% del capitale sociale.