ll Ftse Italia Banche chiude con una flessione dello 0,2% e sostanzialmente in linea all’analogo europeo (+0,3%), rallentando in parte anche il Ftse Mib (+0,3%). Le attenzioni degli operatori continuano a concentrarsi sulle prossime mosse delle banche centrali sui tassi di interesse dopo i dati sull’inflazione americana maggiori delle attese.
Il settore bancario ha invertito la rotta nell’ultima parte di seduta dopo essere stato in positivo per gran parte della giornata, in scia alla performance positiva del giorno prima. Le trimestrali pubblicate la settimana scorsa hanno evidenziato i progressi fatti nel miglioramento della qualità dell’attivo da parte degli istituti tricolore.
Nel listino principale sono scattate le prese di profitto dopo i rialzi di ieri, con Ubi, Bper e Intesa Sanpaolo che chiudono attorno alla parità. Quest’ultima si prepara ad affacciarsi sul mercato asiatico dei bond. In controtendenza Mediobanca (+1,4%), oggetto di vendite mercoledì, che nella relazione semestrale appena pubblicata ha messo in evidenza una plusvalenza inespressa di 2,1 miliardi legata alla partecipazione in Generali.
Torna nuovamente giù Mps (-2,9%) dopo il rimbalzo della giornata precedente, risentendo anche della limatura del prezzo obiettivo da 4,3 euro a 3,9 euro da parte di Equita.
Nel Mid Cap chiudono in calo sia Popolare Sondrio (-0,8%) sia Credem (-0,4%), dopo il buon andamento di martedì.
Tra le Small Cap termina in profondo rosso Creval (-12,8%), con il mercato che ha reagito negativamente alla diffusione delle condizioni dell’aumento di capitale da 700 milioni che partirà lunedì prossimo. Le nuove azioni saranno sottoscritte al prezzo unitario di 0,1 euro nel rapporto di 631 nuove per ciascuna vecchia. L’operazione si presenta fortemente diluitiva. Nel frattempo, le banche del consorzio hanno sottoscritto il contratto di garanzia.
Flette Banco Desio (-0,5%), con il mercato rimasto indifferente alle parole del presidente Stefano Lado che ha dichiarato che entro il primo semestre 2018 sarà ceduto un consistente pacchetto di npl tramite ricorso alle Gacs.