I consumi sul territorio domestico a gennaio sono rimasti sostanzialmente invariati (-0,1%) rispetto a dicembre mediando soprattutto l’incremento dello 0,5% della componente Beni e servizi per le comunicazioni e la flessione dello 0,5% di Beni e servizi per la casa.
Dalla lettura dei dati relativi ai consumi di gennaio diffusi da Confcommercio, emerge che il relativo indicatore dei consumi (ICC) ha evidenziato una flessione dello 0,1% rispetto a dicembre e dello 0,5% su base annua.
Nel mese in esame diminuisce la fiducia delle famiglie, delle imprese del commercio al dettaglio e di quelle manifatturiere.
La dinamica che caratterizza l’ICC di gennaio, sostanzialmente in linea con la flessione dello 0,2% di dicembre, riflette il calo dello 0,3% della componente Beni e in lieve aumento (+0,2%) della componente Servizi.
Osservando i dati relativi alle singole aree di spesa, si rileva che il miglior andamento, è stato registrato da Beni e servizi per le comunicazioni (+0,5%).
Sostanzialmente stabili le altre componenti ovvero Beni e servizi ricreativi (+0,1%), Beni e servizi per la cura della persona (+0,1%) e Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (+0,1%).
Settore quest’ultimo dove è operativa Marr, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana che nei primi nove mesi del 2017 ha realizzato ricavi pari a 1.230,2 milioni, in progresso del 4,8% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Sostanzialmente invariata anche la componente Abbigliamento e calzature (-0,1%).
Flessione lievemente più accentuata per Alimentari, bevande e tabacchi (-0,2%), Beni e servizi per la mobilità (-0,4%) e Beni e servizi per la casa (-0,5%).
Le tendenze a breve termine dei prezzi al consumo, sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che ne determinano la formazione, indicano per il mese di febbraio 2018 una crescita dello 0,2% rispetto a gennaio.