Mercati – Acquisti nel Vecchio Continente, euro/dollaro a 1,25

Mattinata in rialzo per le borse europee, sostenute anche dalla quinta chiusura consecutiva in territorio positivo di Wall Street e dagli acquisti sulle Piazze asiatiche. Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,9%, sostanzialmente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%) e il Dax di Francoforte (+0,6%).

Sul Forex il dollaro staziona in area 1,25 contro l’euro, dopo aver toccato un picco di 1,255. Secondo gli esperti il biglietto verde potrebbe risentire in parte del ritorno del risk-appetite da parte degli investitori e in parte della migrazione verso valute a più elevato rendimento. Inoltre, peserebbero le prospettive di un incremento dell’inflazione generato dalle ingenti spese per infrastrutture e sgravi fiscali dell’amministrazione Trump.

Ben intonato lo yen, sostenuto anche dalla conferma del governatore Haruiko Kuroda per un secondo mandato quinquennale alla guida della Bank of Japan, con l’USD/JPY poco sotto quota 106 e l’EUR/JPY a 132,5. Poco mossa la sterlina dopo i dati sotto le attese sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito.

La discesa del biglietto verde agevola le materie prime, con l’oro in crescita a 1.360 dollari l’oncia. Ben intonato anche il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 61,6 e 65,6 dollari al barile, grazie anche ai segnali positivi da Arabia Saudita e Russia sui tagli alla produzione.

Acquisti sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp decennale scende al 2,01% e comprime il differenziale con il Bund tedesco a circa 127 punti base, mentre il tasso sul Treasury statunitense si attesta al 2,89 per cento.

Tornando all’azionario, sul Ftse Mib spicca ancora RECORDATI (+2%) seguita da PIRELLI (+1,9%). Bene FCA (+1,6%), il cui cda potrebbe riunirsi già settimana prossima per discutere dello scorporo e della successiva quotazione di Magneti Marelli.

Ben comprate anche le utilities, fra cui A2A (+1,6%) che potrebbe avere portato a casa la gara relativa all’assegnazione della concessione per il servizio di distribuzione del gas nell’Atem Milano 1, confermandosi così gestore nel capoluogo lombardo.

Tra i petroliferi acquisti su ENI (+0,6%), che ha archiviato il quarto trimestre 2017 con risultati superiori rispetto al pari periodo del 2016 e alle attese degli analisti e con un record storico di produzione nel mese di dicembre.

Fra gli industriali sale anche PRYSMIAN (+0,8%), in attesa dell’assemblea straordinaria degli azionisti di General Cable.