Dopo il deciso rialzo della precedente seduta, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha concluso le contrattazioni di ieri in leggera flessione. Nel dettaglio, la performance giornaliera registrata dal paniere dei principali titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari è stata pari al -0,1%, sostanzialmente in linea con quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,5%), ma inferiore rispetto a quella del maggiore indice del listino milanese, cioè del Ftse Mib (+0,3%).
Rimangono stabili i rendimenti sui titoli di Stato, con lo yield del Bund a 10 anni che si è attestato allo 0,77% dal precedente 0,76%, mentre il rendimento del Btp di pari scadenza ha chiuso al 2,07 per cento, contro il 2,06 della seduta precedente.
Nel segmento delle Big Cap, il rialzo più consistente è stato portato a casa da Enel (+0,3%), gruppo che ha annunciato mercoledì i risultati consolidati preliminari del 4° trimestre 2017, evidenziando ricavi e Ebitda in aumento, mentre l’indebitamento finanziario netto è rimasto sostanzialmente stabile. Prevale invece la lettera sia su A2A (-1,4%) sia su Terna (-1,1%).
Nell’ambito delle Mid Cap si segnala il rialzo messo a segno da Erg (+1,3%), tornato a lambire la quota dei 16 euro, mentre tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, i titoli che ieri hanno registrato i maggiori rialzi rispetto alla seduta di mercoledì sono stati Alerion Clean Power (+2,9%) e Gruppo Waste Italia (+2,6%).
Avanza dell’1,8% anche Falck Renewables, in scia all’acquisizione di un progetto fotovoltaico nel Massachusetts, sul quale il gruppo guidato da Toni Volpe investirà circa 10,7 milioni di dollari.
Chiude la seduta in frazionale ribasso Edison (-0,8%) dopo aver diffuso i conti del 4° trimestre del 2017. Il gruppo guidato da Marc Benayoun ha registrato nel trimestre ricavi consolidati pari a 2,73 miliardi e un Ebitda di 156 milioni, evidenziando un lieve miglioramento della marginalità, nonostante il risultato sia stato inferiore rispetto all’anno precedente. Migliora anche il risultato netto, che si esprime in una perdita di 66 milioni rispetto ai 282 milioni dell’anno precedente. Il gruppo è riuscito infine a ridurre l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017, attestandosi a 116 milioni dai 622 milioni di fine settembre.