Il Cda di BasicNet ha presentato i dati preliminari relativi all’esercizio 2017, in attesa di quelli definitivi che verranno esaminati il prossimo 19 marzo. I ricavi consolidati hanno raggiunto i 747,8 milioni, registrando una crescita dell’1,1% nel confronto a cambi correnti con il 2016, variazione che sale al 3,9% a cambi costanti.
Nel dettaglio, le vendite aggregate dei licenziatari commerciali sono salite dell’1,6% a 541,1 milioni a cambi correnti (+4,5 a cambi costanti), nonostante le difficoltà causate dall’instabilità politica ed economica in alcuni paesi asiatici e medio orientali.
I ricavi riferiti ai licenziatari produttivi si sono incrementate a 206,7 milioni (+2,5% a cambi costanti; -0,3% a cambi correnti.
Infine, la componente royalties attive e commissioni di sourcing si è attestata a 47,9 milioni, segnando un incremento del 3,2% a cambi correnti (+3,8% a cambi costanti).
La ripartizione geografica delle vendite vede lo sviluppo del mercato americano (+18,8%) e di quello europeo (+5,5%). Importante per i marchi “Kappa” e “Robe di Kappa” l’espansione del business in Germania (+32%) e nell’area balcanica (+26%), grazie all’apertura dei nuovi account di connotazione lifestyle. La crescita del mercato americano (+24,6%), invece, è principalmente riconducibile all’entrata a regime delle nuove licenze in Sud America.
Positivo anche l’andamento del brand “K-Way”, con una crescita commerciale complessiva del 12,1 per cento. In controtendenza le vendite dei prodotti marcati “Superga”, scese del 5,9%, soffrendo principalmente la contrazione registrata sul mercato italiano (-20%).
L’Ebitda si è attestato a 23 milioni (+7,2% rispetto al 2016), mentre l’Ebit a 16,6 milioni (+9,1%). L’utile ante imposte è risultato sostanzialmente stabile a 15 milioni.
Da rilevare che l’utile netto, che sarà reso pubblico nel prossimo mese di marzo, recepirà la porzione di agevolazione derivante dall’applicazione della normativa dei redditi derivanti dall’utilizzo di proprietà intellettuale (Patent Box), per la parte non assoggettata a ruling, riferita al 2017.
Infine, l’indebitamento netto consolidato ammonta a 61,5 milioni, peggiorato rispetto ai 49,5 milioni di fine 2016, sopratutto per effetto dell’acquisto dei marchio “Sebago” e degli investimenti per il settore retail, con nuove aperture a Londra e a Parigi, che hanno comportato esborsi per circa 18 milioni, cui si sono aggiunti 3,3 milioni di dividendi distribuiti e 2,6 milioni per acquisto azioni proprie.