Mattinata poco mossa per i listini europei, in una seduta povera di spunti complici le chiusure per festività di Wall Street e delle Piazze cinesi. Dopo un avvio poco mosso il Ftse Mib è passato in territorio negativo e intorno alle 12:10 mostra un ribasso dello 0,6% in area 22.660 punti. Variazioni più contenute per gli altri indici continentali, che scambiano intorno alla parità.
Nessun appuntamento di rilievo nell’agenda macroeconomica, mentre nel primo pomeriggio si riunirà l’Eurogruppo per votare il prossimo vicepresidente della Bce.
Sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente stabile a 1,242, mentre il dollaro/yen si assesta in area 106,5. Tra le materie prime l’oro viaggia poco sotto i 1.350 dollari l’oncia, mentre il petrolio guadagna terreno con Wti e Brent rispettivamente a 62,2 65,25 dollari al barile. I dati Baker Hughes di venerdì sera hanno evidenziato un decremento del numero di impianti di trivellazione in Nord America, mentre negli Stati Uniti i rigs sono rimasti invariati.
Vendite sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp risale a 2,03% con uno spread di 130 punti base dal Bund.
Tra le big cap di Piazza Affari prevalgono i segni rossi, mentre TENARIS (+3,6%) viaggia in controtendenza beneficiando della possibilità di dazi all’import di acciaio in Usa. In luce anche BANCO BPM (+1,3%), che ha ricevuto dalla Bce l’autorizzazione all’utilizzo dei modelli interni avanzati (AIRB) per la misurazione dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito a livello consolidato .
Scivolano in fondo al listino MONCLER (-1,8%), FCA (-1,6%), FERRARI (-1,5%) ed ENEL (-1,6%). Quest’ultima sconta qualche presa di beneficio, il nuovo rialzo dei rendimenti obbligazionari e il downgrade degli analisti di Hsbc, che hanno ridotto il giudizio a “Hold” dal precedente “Buy” e il prezzo obiettivo a 5,20 euro dal precedente target price a 5,80 euro.
Sulla parità POSTE ITALIANE in attesa dei dati preliminari relativi al 2017, oltre che del piano industriale del 27 febbraio.
Fuori dal listino principale spicca CAD IT (+7,8%) che si allinea al prezzo dell’Opa da 5,3 euro per azione, finalizzata al delisting, lanciata da Quarantacinque, veicolo che fa capo a Paolo Del Cortivo, presidente e Ad della software house veronese.
In evidenza anche BANCA CARIGE (+8,2%) con il mercato più fiducioso dopo il successo dell’operazione di rafforzamento patrimoniale, l’avvio del piano di de-risking in anticipo rispetto a quanto concordato con la Bce e l’ingresso dell’investitore anglosassone Raffaele Mincione con il 5,428% tramite il Capital Investment Trust. Sottotono invece CREVAL (-7,5%) nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da 700 milioni.