Il settore Oil & Gas ha chiuso la settimana in rialzo dell’1,7%%, in scia al recupero delle quotazioni del greggio, con il Brent e il Wti che sono tornati rispettivamente sui 64,9 e 61,6 dollari al barile (63,5 e 59,8 dollari al barile nella settimana precedente). Il comparto ha tuttavia messo a segno una performance risultata inferiore rispetto all’indice Euro Stoxx Oil & Gas (+2,1%) e all’indice Ftse Mib (+2,8%).
Tra i titoli del Ftse Mib, la performance migliore è stata realizzata da Tenaris (+3,1%), seguita da Eni (+1,7%).
Quest’ultima ha reso noti la scorsa settimana i conti del quarto trimestre, evidenziando un Ebit adjusted in crescita a 1,99 miliardi (+ 55,1% a/a) e un utile netto pari a 975 milioni (+112% a/a) rispetto ai 459 milioni del pari periodo del 2016. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 10,9 miliardi, in netto calo rispetto al dato al 30 settembre 2017 (14,9 miliardi). Sulla base dei conti del 2017, il Cda proporrà il pagamento di un dividendo di 0,80 euro per azione (di cui 0,40 euro già anticipati a settembre dello scorso anno). L’Ad Descalzi ha inoltre sottolineato che relativamente alla crisi diplomatica turca, in relazione al blocco di una nave Saipem noleggiata da Eni per l‘esplorazione, la vicenda non è sotto il controllo della società. Si segnala inoltre che Eni ha siglato la scorsa settimana due accordi con due importanti player ghanesi per lo sviluppo di progetti riguardanti le energie rinnovabili nel Paese africano e fissato l’obiettivo di produzione di gas nel giacimento gasifero Zohr a 1,8 miliardi di piedi cubi a fine 2018, per poi salire a 2,9 miliardi entro la metà del 2019.
Rimangono stabili le quotazioni di Saipem (+0,6%). Il gruppo si è aggiudicato la scorsa settimana una commessa E&C onshore in Oman per un valore stimato in 750 milioni di dollari, consentendo al gruppo italiano di rilanciare le proprie attività nel Paese asiatico. Si segnala inoltre che la società è giunta ad un accordo con la compagnia algerina Sonatrach per porre fine ai contenziosi legali tra le due società.
Settimana borsistica positiva anche per i titoli Mid Cap, con Maire Tecnimont in rialzo di 1,6 punti in scia all’aggiudicazione di un contratto del valore di 215 milioni di dollari per l’esecuzione del progetto “Delayed Coking Unit” all’interno della Raffineria russa di Omsk. In frazionale rialzo anche Saras (+0,4%), con la società che ha comunicato il dato aggiornato del margine EMC benchmark settimanale, in calo a 2 dollari/barile dai precedenti 2,6.
Ottava sostanzialmente piatta per le Small Cap, con Gas Plus e d’Amico che hanno concluso rispettivamente l’ottava in frazionale rialzo di 0,4 e 0,2 punti.