In attesa dei risultati del 4° trimestre 2017, che verranno pubblicati mercoledì 21 febbraio, le quotazioni di Tenaris segnano a metà mattinata un rialzo del 2,9%, a fronte di un andamento sostanzialmente laterale sia del Ftse Mib (-0,3%) sia del Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale (+0,3%).
In particolare, i corsi azionari del gruppo siderurgico potrebbero risentire positivamente della pubblicazione delle raccomandazioni presentate da Wilbur Ross, segretario del Dipartimento USA del Commercio, al presidente Trump. Nello specifico, il segretario del Commercio ha consigliato tre soluzioni a tutela della sicurezza nazionale statunitense, rientranti nell’ambito dell’istruttoria della Section 232 relativa all’importazione di acciaio e alluminio.
Nel dettaglio, la prima soluzione concerne l’imposizione di un tetto all’import di acciaio, calcolato sulla base delle importazioni dell’anno precedente, mentre la seconda ricetta prevede l’applicazione di un’aliquota tariffaria unica al 24% su tutti i prodotti di acciaio importati, con il fine di ridurre le importazioni del 37%. La terza proposta riguarda l’applicazione di dazi nella misura minima del 53% su tutti i prodotti di acciaio importati dal Brasile, dalla Corea del Sud, dalla Russia, dalla Turchia, dall’India, dal Vietnam, dalla Cina, dalla Thailandia, dal Sud Africa, dall’Egitto, dalla Malesia e dalla Costa Rica. Si segnala infine che entro l’11 aprile il presidente Trump dovrà prendere decisione in merito.
Dall’imposizione di dazi o eventuali misure antidumping sull’import di acciaio potrebbe quindi trarne vantaggio la stessa Tenaris, in quanto presente nello Stato del Texas con il sito produttivo di Bay City, entrato in funzione a partire dallo scorso mese di dicembre (leggi anche approfondimenti su TenarisBayCity).