Banche – Partenza in rosso (-1%), in forte controtendenza Carige (+8,2%)

ll Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un calo dell’1% e sostanzialmente in linea all’analogo europeo (-0,2%), frenando anche il Ftse Mib (-1%).

Sul settore bancario, dopo il buon progresso della scorsa settimana in scia alle buone indicazioni emerse dalle ultime trimestrali pubblicate, è scattata qualche presa di profitto.

Nel listino principale si è mosso in controtendenza Banco Bpm (+0,7%) dopo il via libera della Bce all’utilizzo dei modelli interni avanzati per la misurazione del rischio di credito a livello consolidato, che determinerà un incremento del Cet1 stimato in 80 pb.

Gli altri titoli sono stati frenati da alcuni realizzi, con Ubi (+0,1%) che però riesce a resistere sopra la parità.

Continuano le vendite su Mps (-0,5%), ancora in scia ai risultati riportati nel 2017 che hanno messo in luce una perdita netta superiore all’anno precedente seppure viziata da componenti straordinarie visto che la banca è nel mezzo di una profonda ristrutturazione.

Nel Mid Cap su Popolare Sondrio (-1,6%) scatta qualche presa di profitto dopo l’ottima performance dell’ottava precedente. Moderato rialzo, invece, per Credem (+0,3%) dopo la frazionale crescita della settimana scorsa.

Tra le Small Cap altro pesante rosso per Creval (-7,1%), nel primo giorno dell’aumento di capitale da 700 milioni dopo che il via libera della Consob al prospetto informativo. Crollano anche i diritti. Nel frattempo, la banca ha siglato accordi con Credito Fondiario, Algebris e Dorotheum nell’ambito del de-risking e della valorizzazione degli asset non core previsti dal piano industriale. Complessivamente, le misure implementate porteranno ad un rafforzamento patrimoniale di poco oltre 800 milioni. Si segnala, infine, che i tre operatori sopra citati hanno siglato un accordo di sub-garanzia per 55 milioni con il consorzio che sta curando l’aumento.

Rimbalza Carige (+8,2%), dopo l’ingresso del finanziere Raffaele Mincione nel capitale con una quota di oltre il 5% che potrebbe determinare nuovi equilibri nell’azionariato della banca ligure. A contribuire alla performance potrebbero essere state anche le aspettative positive su un recupero di redditività da parte dell’istituto genovese.