Mercati – Europa flat aspettando Wall Street, dollaro in rimonta

In attesa della riapertura di Wall Street dopo la festività del President’s Day, le Borse europee non si discostano sensibilmente dalla parità. Intorno alle 12:15 il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) scambiano in frazionale rialzo, il Ftse Mib di Milano e il Dax di Francoforte sono invariati e il Ftse 100 di Londra (-0,2%) viaggia in lieve flessione.

Sul fronte macroeconomico, in mattinata è stato pubblicato l’indice Zew che misura la fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, segnalato in calo rispetto al mese di gennaio sia in Germania che nell’Eurozona ma in misura minore alle stime degli economisti. Nel pomeriggio è attesa la fiducia del consumatori dell’Eurozona, mentre domani l’attenzione sarà rivolta ai verbali dell’ultima riunione della Fed, con gli operatori sempre attenti a cogliere indicazioni sui prossimi rialzi dei tassi d’interesse.

Intanto gli investitori in Europa si interrogano sui risvolti della scelta di Luis De Guindos, figura prettamente politica,  come vicepresidente della Bce, che secondo alcuni è il preludio all’arrivo del falco Jens Weidmann alla presidenza dell’organo.

Sul Forex il dollaro recupera terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro sceso a 1,234 e il dollaro/yen risalito a quota 107,2. Scarsi movimenti nel comparto obbligazionario, con il rendimento del Btp italiano sostanzialmente stabile al 2,04%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 130 punti base.

Tra le materie prime l’oro arretra fino a 1.337 dollari l’oncia, penalizzato dal rafforzamento del biglietto verde. Per quanto riguarda le quotazioni del petrolio il Wti con scadenza a marzo scambia in frazionale  rialzo a 61,8 dollari al barile mentre il Brent con consegna ad aprile è in ribasso a 64,9 dollari.

Tra le big cap di Piazza Affari svetta TELECOM ITALIA (+2,6%), seguita da POSTE ITALIANE (+1,6%) all’indomani dei risultati preliminari relativi al 2017 che hanno evidenziato un aumento dell’utile netto del 11% a 689 milioni. Il board ha proposto la distribuzione di un dividendo per azione di 0,42 euro (+7,7% rispetto all’anno precedente).

Tra i bancari resta in luce BANCO BPM (+1,4%) dopo l’approvazione dei modelli interni. In frazionale rialzo le utilities, ancora in calo PIRELLI (-1,4%) e FERRARI (-1,1%), vendite anche su BREMBO (-1,2%).