Il settore Oil & Gas ha chiuso la seduta in perfetta parità a 15.345 punti, performance pressoché identica a quella dell’indice Euro Stoxx (inv.), mentre è superiore a quella del Ftse Mib (-1%).
Deboli le altre borse europee, con il Dax di Francoforte (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex di Madrid (-0,3%) che arretrano nel finale.
Tornano a salire le quotazioni del greggio, con il Brent e il Wti che hanno raggiunto rispettivamente i 65,4 e 62,3 dollari al barile, in rialzo di 0,9 e 1,3 punti percentuali. Per quanto concerne i dati Baker Hughes inerenti il numero di impianti di trivellazione attivi nel Nord America, si segnala un sostanziale equilibrio del numero di rigs negli USA, mentre in Canada il numero di impianti si è ridotto di 7 unità.
Tra i titoli del Ftse Mib spicca il forte rialzo di Tenaris (+3%), riuscendo a tornare sopra quota 13,5 euro in scia alla pubblicazione delle raccomandazioni presentate da Wilbur Ross, segretario del Dipartimento USA del Commercio, al presidente Trump e concernenti tre possibili soluzioni a tutela della sicurezza nazionale statunitense, rientranti nell’ambito dell’istruttoria della Section 232 relativa all’importazione di acciaio e alluminio.
Seduta senza spunti invece per Eni (inv.) e Saipem (-0,1%).
Giornata borsistica contrastata per i titoli di media capitalizzazione, con Maire Tecnimont che riesce a portare a casa un rialzo di 0,4 punti percentuali. L’amministratore delegato della società ha in particolare espresso la sua soddisfazione per la crescita del gruppo, evidenziando che allo stato attuale vi sono ordini che garantiscono lavori per 2 anni. Chiude in frazionale ribasso invece Saras (-0,2%), società che comunicato un margine EMC benchmark medio settimanale stabile a 2 dollari al barile.
Seduta priva di spunti particolari anche per i titoli Small Cap, con d’Amico che arretra di 0,2 punti mentre Gas Plus chiude in perfetta parità.