Prima seduta della settimana all’insegna della lettera per il Ftse Italia Servizi Pubblici, dopo il tentativo di recupero avvenuto nella scorsa ottava.
Il settore ha registrato una flessione dell’1,4% rispetto alla chiusura di venerdì, sottoperformando sia il Ftse Mib (-1%) sia lo Stoxx Europe 600 Utilities (-0,6%).
Sull’andamento del Ftse Italia Servizi Pubblici ha influito il nuovo rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato europei, con lo yield del Btp a 10 anni che è arrivato al 2,4%, contro l’1,99% di venerdì pomeriggio, mentre il Bund di pari scadenza ha chiuso con un rendimento dello 0,74%, rispetto allo 0,71% registrato nell’ultima seduta.
Da segnalare che tutte le Big Cap del settore hanno chiuso la seduta al di sotto della parità, seppure con ribassi contenuti entro i due punti percentuali. La migliore performance nel segmento è stata portata a casa da Terna (-0,7%), mentre in coda troviamo Italgas (-1,7%) e Enel (-1,7%), con i corsi azionari del gruppo guidato da Francesco Starace che hanno risentito della riduzione, da parte di Hsbc, del giudizio a “Hold” dal precedente “Buy” e del taglio del prezzo obiettivo a 5,20 euro dal precedente 5,8.
Il cambio di view della banca inglese è dovuto in particolare alle maggiori incertezze sul fronte macroeconomico alla luce delle prossime elezioni politiche in Italia, al possibile rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato, alla maggiore esposizione in America latina e alle incognite sulla tenuta dei margini nel lungo.
Nel segmento delle Mid Cap, l’unico titolo che ha registrato una performance positiva è stato ERG (+0,5%), mentre tutti gli altri titoli del segmento non sono riusciti a superare la parità, con Hera (-0,2%) che è stato l’unico titolo che è riuscito a portarsi a ridosso della parità.
Tra le Small Cap si distingue Acsm-Agam con un ottimo rialzo di 1,3 punti percentuali, mentre maglia nera del segmento è stato Falck Renewables (-3,5%).