Il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,3%) ha archiviato la seduta in leggero territorio negativo, con una performance inferiore sia rispetto al Ftse Mib (+0,5%) sia rispetto allo Stoxx Europe 600 Utilities (+0,1%).
L’andamento del Ftse Italia Servizi Pubblici potrebbe essere aver risentito di un nuovo rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con lo yield del Btp a 10 anni che ha raggiunto il 2,07%, contro il 2,04% della precedente seduta. Rimane invece sostanzialmente invariato il rendimento del Bund di pari scadenza, fermo allo 0,74 per cento.
Nel segmento delle Big Cap il milgior titolo è stato Terna (+0,1%), in scia ai risultati preliminari che hanno evidenziato un aumento dei ricavi nel 4° trimestre 2017 a 622,6 milioni euro, in progresso del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre l’Ebitda si è attestato a 392,9 milioni (+6,7% a/a). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre del 2017 è stato pari a 7,8 miliardi, inferiore del 4,9% rispetto alle previsioni degli analisti nonostante il forte incremento degli investimenti nel 4° trimestre del 2017, pari a 454,7 milioni (+40,3% a/a).
Nel resto del segmento, nessun titolo è riuscito a superare la parità, con Italgas (-1,1%) che per la seconda seduta consecutiva ha registrato la peggior performance giornaliera. Chiude in frazionale ribasso Enel (-0,2%), con il gruppo guidato da Francesco Starace che, attraverso la controllata Enel Green Power Germany, ha firmato un accordo con l’operatore eolico tedesco Enertrag Ag e la società svizzera di soluzioni di accumulo energetico Leclanché SA per la costruzione e gestione di un impianto a batterie a ioni di litio da 22 MW nello Stato del Brandeburgo in Germania. L’operazione richiederà per il colosso elettrico italiano un investimento di circa 17 milioni di euro.
Rimangono deboli le quotazioni di Snam (-0,6%). Il gruppo guidato da Marco Alverà, che con una quota del 20% fa parte del consorzio Trans adriatic pipeline (Tap), dovrebbe beneficiare di un prestito, entro il 2018, da 1,2 miliardi di euro concesso dalla Bers (Banca europea per la ricorstruzione e lo sviluppo) proprio in favore del Tap.
La giornata borsistica di ieri è stata priva di spunti particolari nell’ambito delle Mid Cap, con Ascopiave (+0,6%) che ha registrato la migliore performance mentre Acea (-1,3%) la peggiore.
Tra le Small Cap si è distinta invece K.R. Energy (+12,1%) con volumi che hanno superato le 67 mila azioni scambiate, a fronte di una media a 20 sedute pari a 7.858 titoli.