Questa mattina il gruppo guidato da Ignacio Galàn ha presentato i conti relativi al periodo ottobre-dicembre dello scorso esercizio che sono stati deboli e inferiori alle attese degli analisti. Nel dettaglio, Iberdrola ha conseguito nel 4° trimestre del 2017 una crescita dei ricavi del 24,3% su base annua, registrando però una flessione dell’Ebitda del 14,8% rispetto allo stesso periodo del 2016.
A livello di Ebit, il colosso spagnolo dell’energia ha poi conseguito una perdita di 241,1 milioni di euro a fronte di un utile di 1,43 miliardi registrato nel 4° trimestre del 2016 a causa della decisione di svalutare alcuni asset. L’ultima riga del conto economico trimestrale si è così conclusa con profitti netti per 387,4 milioni, in diminuzione del 41,6% su base annua.
Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre è stato pari a 32,86 miliardi, in contrazione del 2,5% rispetto alla fine del 2016 mentre il patrimonio netto è rimasto sostanzialmente invariato.
Decisamente negativa la reazione degli investitori a questi numeri. Alle ore 11:50 le quotazioni di Iberdrola sul listino di Madrid sono in flessione del 3,5% rispetto alla chiusura di ieri, scivolando sui minimi degli ultimi 12 mesi sotto la soglia di 6 euro e trascinando al ribasso l’intero Stoxx Europe 600 Utilities (-0,9%).