Coima Res ha presentato i conti dell’esercizio 2017, che evidenziano ricavi consolidati in crescita a 34,2 milioni, importo più che raddoppiato rispetto ai 15,5 milioni di fine 2016 grazie alle nuove acquisizioni e all’attività di asset management sulla società in portafoglio; su base like for like l’incremento è del 3,6 per cento.
L’Ebitda ha raggiunto 21,5 milioni dai 7,6 milioni dell’anno precedente, con l’Ebitda Margin salito dal 48,9% è salito al 63,1%.
In progresso anche l’Ebit, che si è attestato a 36,9 milioni a fronte dei 11,9 del 2016, beneficiando di 15,3 milioni di adeguamento al fair value (4,5 milioni nel 2016).
Il conto economico si chiude con un utile netto di gruppo di 28,9 milioni (12,1 milioni nel 2016), nonostante la contabilizzazione di oneri finanziari netti pressoché triplicati a 6,3 milioni e il venir meno di utili da società valutate a patrimonio netto per 1,1 milioni e proventi straordinari netti per circa 2 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è aumentato di 59 milioni a 236,1 milioni, in relazione al flusso negativo per circa 20 milioni dell’attività operativa e al pagamento di oltre 8 milioni di dividendi.
Si segnala inoltre che l’EPRA NAV è aumentato del 6,2% in relazione al miglioramento del risultato operativo, ai miglioramenti del portafoglio immobiliare e alle rivalutazioni del portafoglio stesso. A fine anno 2017 il LTV, pari al 38,1%, è salito di 8,9 punti percentuali (29,2% nel 2016).
Il Cda ha proposto ai soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,27 euro per azione (0,11 euro per azione nel 2016), importo che include l’acconto di 0,09 euro per azione già versato a novembre 2017.
Per il 2018 Coima Res conferma l’interesse della società verso il mercato degli affitti a Milano (esposizione salita dal 64% al 72% nel 2017) e degli uffici (esposizione al 75%).
Manfredi Catella, fondatore e ad della società, ha infatti sottolineato: “In questa fase intendiamo proseguire la concentrazione del portafoglio a Milano anche in operazioni di valorizzazione in cui la nostra squadra ha maturato un track record unico in Italia”.
Si ricorda infine che Coima Sgr, azionista di minoranza in Coima Res, ha lanciato il fondo COF II., al quale Coima Res partecipa per la realizzazione del progetto Bonnet con una quota del 35,7%.