Sul listino milanese i fari continuano a rimanere puntati su Creval, giunto al quarto giorno dell’aumento di capitale da 700 milioni.
Le ultime indiscrezioni di stampa riportano che i vertici della banca valtellinese hanno organizzato un blitz a sorpresa a Londra, allo scopo di sondare la disponibilità di altri investitori istituzionali a partecipare all’operazione.
È plausibile che i grandi fondi internazionali, soprattutto quelli esteri, possano giocare un ruolo fondamentale nell’aumento dell’istituto guidato dal direttore generale Mauro Selvetti. Finora, solo il fondo Algebris ha sottoscritto un accordo di sub garanzia per di circa 20 milioni con il consorzio di banche che sta curando l’aumento. Il buon esito dell’operazione è comunque garantito dal già citato consorzio, guidato da Mediobanca.
Gli azionisti retail rischiano invece di restare ai margini, anche perché, nell’ottica della nuova normativa Mifid 2, l’investimento in azioni di Creval presenta un profilo di rischio elevato per questa categoria di investitori.
Secondo indiscrezioni finanziarie, filtra ottimismo da parte del management sull’eventuale sottoscrizione dell’inoptato.
Intorno alle 10:30 il titolo cede lo 0,2% a 0,1027 euro, un livello ormai prossimo al prezzo di sottoscrizione delle nuove azione (0,1 euro). Il prezzo del diritto, invece, arretra del 5,2% a 1,63 euro dopo che ieri aveva lasciato sul terreno oltre il 33 per cento.