Debolezza diffuse tra le Borse del Vecchio Continente, all’indomani delle minute della Fed che hanno evidenziato il buono stato di salute dell’economia statunitense, rafforzando le prospettive di una restrizione della politica monetaria.
Intorno a mezzogiorno scambiano in ribasso il Ftse Mib di Milano (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%) mentre l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) viaggia intorno alla parità.
Sul fronte macro, l’indice Ifo relativo alla fiducia delle aziende tedesche ha deluso le attese fermandosi a 115,4 punti a febbraio, in calo come anche gli indicatori riferiti alle aspettative di business e alla situazione attuale. Sottotono anche la seconda lettura preliminare sul Pil britannico (+0,4% t/t, +1,5% a/a) mentre in Italia il fatturato dell’industria a dicembre si è attestato su livelli record dal 2008.
I timori legati ad un atteggiamento più hawkish da parte della Fed hanno innescato una nuova impennata dei rendimenti dei Treasuries, con il tasso sulla scadenza decennale risalito al 2,95% anche se in mattinata ripiega di due centesimi. Scarsi movimenti in Europa, con il Btp stabile al 2,04% e lo spread dal Bund in area 133 punti base.
Il dollaro frena momentaneamente la sua risalita e oscilla poco sotto quota 1,23 contro euro e 107,3 rispetto allo yen. Il tutto in attesa che anche la Bce diffonda i verbali del suo ultimo meeting, quello del 24-25 gennaio.
In lieve risalita l’oro in area 1.324 dollari l’oncia, mentre resta in flessione il petrolio, con il Brent (-0,4%) a 65,2 dollari e il Wti (-0,6%) a 61,3 dollari, penalizzato anche dalle stime su un incremento delle scorte americane aspettando i dati ufficiali dell’Eia di oggi pomeriggio.
Tornando a Piazza Affari, acquisti su TENARIS (+3,6%) in scia ai risultati trimestrali sopra le attese pubblicati ieri a mercati chiusi. In evidenza le utilites fra cui spicca A2A (+3,4%), su cui KEPLER CHEUVREYUX ha migliorato la raccomandazione a ‘buy’ e ha rivisto al rialzo il target price da 1,5 a 1,7 euro a seguito dell’aggiornamento della valutazione del business regolato del gas.
Resta in fondo al Ftse Mib, invece, FERRARI (-2%), che sconta parziali prese di profitto dopo i massimi oltre i 105 euro toccati ieri. Vendite anche su BUZZI (-1,9%), UNIPOL (-1,7%), FCA (-1,5%), realizzi anche su STM (-1,6%) dopo gli acquisti delle ultime due sedute.