Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un lieve rialzo dello 0,2% ma al di sotto dell’omologo europeo (+1,5%), invertendo la rotta in extremis in scia al recupero del comparto bancario (+0,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,1%).
Giornata sottotono per il settore dell’asset management, con la sola Fineco che chiude in controtendenza (+1%), a dimostrazione della credibilità che si è conquistata sul mercato grazie agli ottimi risultati raggiunti dal management in questi anni.
Su Poste Italiane (-0,3%) scattano parziali prese di beneficio, dopo il rialzo di ieri in scia ai conti riportati nel 2017 che hanno evidenziato una significativa crescita dell’utile netto (+10,8% a/a a 689 milioni) e del dividendo per azione (+7,7% a 0,42 euro rispetto al 2016).
Seconda seduta consecutiva di acquisti su Exor (+1%) dopo il rallentamento registrato lunedì.
Nel Mid Cap pesante calo per Banca Farmafactoring (-4,3%), nel giorno in cui è avvenuta la cessione tramite accelerated bookbuilnding del 10,1% del capitale.
Su Cerved (-1,8%) si verifica qualche presa di profitto, dopo il trend positivo delle ultime sedute, grazie alla sottoscrizione degli accordi per lo special servicing di circa 14,5 miliardi di npl originati dal gruppo Mps.
Tra le Small Cap ancora vendite su Banca Intermobiliare (-2%), con gli investitori che restano in attesa che si sblocchi definitivamente la cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor.