Svalutazione al 100% in 8 anni per i crediti deteriorati garantiti e in 2 anni per quelli non garantiti, me con graduazioni diverse rispetto a quanto proposto dall’addendum della Bce. Dovrebbero essere questi i punti più rilevanti della bozza sulle regole per le rettifiche sui crediti deteriorati a cui lavorando la Commissione Europea, che presenterà il proprio documento il prossimo 13 marzo.
Secondo le prime indiscrezioni, la proposta prevede una progressione crescente delle coperture per tutte e due le categorie di crediti deteriorati, garantiti e chirografari. Nello specifico, quelli unsecured dovranno avere un accantonamento del 35% nel primo anno e del 65% nel secondo. In merito a quelli secured, invece, sempre secondo rumor, dovranno essere coperti al 15/18% entro i primi cinque anni, per poi far salire gli accantonamenti tra il sesto e l’ottavo anno. Un arco di tempo che darebbe maggiore possibilità alle banche di trarre vantaggio dalle garanzie. Tra le valutazioni che si stanno facendo c’è anche l’eventualità che le nuove regole siano valide solo per i nuovi crediti.
Le decisioni che verranno prese dalla Commissione Europea, a differenza di quelle della Bce, impatteranno sul cosiddetto requisito di primo pilastro (Pillar 1).
Inoltre, sempre secondo gli stessi rumor, il pacchetto di norme a cui sta lavorando l’organismo europeo include anche una direttiva sul recupero extra giudiziale delle garanzie, un passaporto europeo per gli npl e un piano per la creazione di una bad bank nazionale.
Si ricorda che entro metà marzo anche la Bce diffonderà la versione definitiva dell’Addendum, che invece inciderà sul requisito di secondo pilastro (Pillar 2). Queste ultime sono non vincolanti e verranno valutate caso per caso. La Bce dovrebbe presentare la propria proposta il 14 marzo, per cui il giorno seguente rispetto alla Commissione Ue. Non è chiaro come le due proposte verranno integrate.