Banche – Lettera sul settore (-1,5%), in controtendenza Carige (+2,5%)

ll Ftse Italia Banche chiude con un rosso dell’1,5% e facendo peggio dell’analogo europeo (-0,1%), portandosi dietro anche il Ftse Mib (-0,8%).

Seduta di vendite, dunque, per il comparto bancario, che ha ampliato le perdite nella parte finale. Il settore potrebbe avere risentito delle dichiarazioni del presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, il quale ha affermato di prepararsi al peggio qualora dalle elezioni italiane del prossimo 4 marzo non esca una maggioranza sufficiente per governare. Eventualità che potrebbe provocare una reazione negativa dei mercati finanziari.

Nel listino principale il segno meno contraddistingue tutti i titoli con ribassi compresi tra l’1% e il 2 per cento. In merito a Intesa Sanpaolo, tra quelle che hanno resistito meglio, si segnala che il presidente Gian Maria Gros-Pietro ha confermato le trattative con Intrum sui crediti deteriorati, aggiungendo che c’è l’interesse di un operatore cinese. Infine, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo (azionista della banca con il 4,836%), ha espresso il suo apprezzamento per il nuovo piano industriale varato dall’Ad Carlo Messina, in particolare per quanto riguarda il dividendo. Guzzetti ha sottolineato che “Come Fondazione Cariplo siamo molto soddisfatti e ancora una volta l’amministratore delegato dimostra di avere in mano la banca, di sapere dove porre gli obiettivi all’interno della banca, realizzabili e credibili. C’è un nuovo piano industriale di Intesa Sanpaolo molto impegnativo che però noi riteniamo sia un piano credibile e non sia fumo”.

Arretra ancora pesantemente Mps (-3,4%), reduce da diverse sedute da dimenticare dopo la diffusione dei conti 2017.

Nel Mid Cap Popolare Sondrio (+0,3%) riesce a tenere botta, così come ha fatto Credem (invariato). Entrambe sono percepite tra gli investitori come tra le banche più solide.

Tra le Small Cap ancora in rosso Creval (-0,8%) nel quarto giorno dell’aumento di capitale, con i vertici che hanno organizzato un blitz a Londra per sondare la disponibilità di altri investitori istituzionali a partecipare all’operazione. Altro crollo di oltre il 30%, invece, per il prezzo dei diritti.

Termina controcorrente Carige (+2,5%), con il mercato che comincia a nutrire ottimismo sul rilancio della banca dopo la riuscita dell’aumento di capitale, come dimostrato dal recente ingresso del finanziere Raffaele Mincione con una quota di oltre il 5 per cento. Tuttavia, secondo gli ultimi rumor, la Bce sarebbe tornata a fare pressioni sull’istituto genovese sul recupero della redditività.