Il board di Bper dovrebbe approvare, tra il 7 e l’8 marzo, la lista di maggioranza da presentare in vista dell’assemblea degli azionisti che dovrà rinnovare lo stesso cda. Sarebbe il primo rinnovo dopo la trasformazione in spa.
Secondo rumor di stampa, la lista dei nomi a cui si sta lavorando dovrebbe ricevere l’avallo di Unipol, primo socio della banca modenese con una quota appena inferiore al 10% e con cui i rapporti sono più che buoni, come testimoniato dal recente rinnovo della partnership nella bancassurance.
Suddetta lista dovrebbe essere appoggiata anche dalle fondazioni (Banco di Sardegna, Provincia dell’Aquila, Banca del Monte di Foggia, Cr Bra e Cr Vignola) che dovrebbero presentarsi con una quota vicina al 10 per cento.
Il supporto dovrebbe arrivare da alcuni imprenditori locali che fanno capo a Giorgio Pulazza, riuniti in un patto di sindacato che detiene circa il 4,6% dell’istituto emiliano.
La lista di minoranza, invece, dovrebbe essere presentata da Assogestioni per conto di alcuni dei fondi di investimento che detengono quote nel capitale di Bper.
Sulla questione si era così espresso recentemente il presidente di Bper Luigi Odorici: “L’auspicio è che ci possa essere una condivisione tra le anime dell’azionariato e che si arrivi a una soluzione condivisa in vista dell’elezione del nuovo cda. La lista del cda in teoria è la soluzione più auspicabile perché dimostrerebbe che c’è largo accordo”.
Lo stesso Odorici, Alessandro Vandelli (Ad della banca) e l’ex presidente Ettore Caselli dovrebbero essere confermati nel cda. In riferimento alla nomina del presidente, secondo recenti indiscrezioni, il commercialista Carlo Corradini starebbe raccogliendo un ampio consenso. Non è comunque da escludere una riconferma dell’attuale presidente.
Intorno alle 12:00 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,8% a 4,72 euro, mentre il Ftse Italia Banche cede lo 0,2 per cento.