Il settore Oil & Gas ha chiuso la giornata in frazionale ribasso dello 0,3%, performance tuttavia inferiore rispetto alla chiusura all’indice settoriale Eurostoxx (+0,3%).
Archivia la seduta con un ribasso dello 0,8% il Ftse Mib, mentre gli altri listini continentali chiudono contrastati, con il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%) vicini alla parità, l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) in discreto rialzo e il Ftse 100 di Londra che termina a -0,4% indebolito anche dal dato sotto le attese sul Pil britannico.
Le quotazioni del petrolio hanno registrato un rialzo in seguito alla diffusione dei dati dell’Eia, dai quali è emerso come le scorte di greggio USA siano tornate a flettere, in controtendenza rispetto delle attese degli analisti. I futures sul Wti e Brent sono arrivati quindi rispettivamente a quota 66,2 e 62,7 dollari al barile.
Tra i titoli del Ftse Mib si distingue Tenaris (+3,1%), in scia ai risultati del 4° trimestre 2017. Il gruppo siderurgico ha chiuso il periodo con una notevole crescita di tutti gli aggregati economici. Significativo l’apporto al fatturato complessivo di tutte le aree geografiche, a partire dall’area del Nord America (+110% a/a). Rimane solida anche la struttura patrimoniale e finanziaria, evidenziando una liquidità netta di 680 milioni di dollari, nonostante la flessione dai precedenti 974 milioni di dollari registrati a fine settembre dello scorso anno. Confermato infine il dividendo, pari a 0,41 dollari per azione.
Seduta contrastata per gli altri titoli del Ftse Mib, con Saipem (+0,5%) che riesce a virare in positivo nel finale, mentre Eni arretra di 0,2 punti.
Giornata borsistica negativa per le Mid Cap, con Maire Tecnimont e Saras che arretrano rispettivamente di 2,2 e 0,8 punti percentuali.
Tra le Small Cap, Gas Plus rimane sui livelli della precedente giornata, al contrario di d’Amico che termina in rosso dell’1,5 per cento.