Il gruppo della Bicocca il prossimo 26 febbraio pubblicherà i risultati relativi all’esercizio 2017, l’anno del ritorno in borsa, avvenuto lo scorso ottobre, con una strategia mirata al rafforzamento sull’alto di gamma e la progressiva riduzione dell’esposizione sul segmento standard e il conseguente miglioramento del price/mix.
Secondo il consensus raccolto dalla società, i ricavi dovrebbero essere cresciuti dell’8,7% a 5,4 miliardi, con un peso della componente High Value in aumento al 57% sul totale del fatturato rispetto al 55% a fine 2016.
Il miglioramento del price/mix dovrebbe aver contribuito a più che compensare l’incremento dei costi delle materie prime a livello di marginalità, con l’Ebitda adjusted ante costi di start-up in aumento del 10,5% a 1,2 miliardi e un’incidenza sul fatturato al 22,1% (+40 basis points) e l’Ebit adjusted ante costi di start-up in crescita del 10,4% a 932 milioni.
L’esercizio dovrebbe essersi chiuso con un balzo dell’utile netto “from continuing operations” del 53,7% a 252 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto dovrebbe essere sceso di circa 1,5 miliardi a 3,5 miliardi, portando il rapporto netdebt/ebitda a 3x rispetto a 4,6x di fine 2016.
