Realizzi sul settore tecnologico dopo gli acquisti delle ultime sedute, con il Ftse Italia Tecnologia che ha archiviato la seduta precedente a -1,5%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,8%) e il Ftse Mib (-0,8%).
Il listino milanese ha chiuso in coda all’Europa, penalizzato dalle preoccupazioni legate all’avvicinarsi delle elezioni che hanno messo sotto pressione anche il Btp. In giornata sono state diffuse le minute della Bce, dopo quelle della Fed pubblicate la sera prima mentre i dati macro sull’indice Ifo tedesco hanno deluso le attese. In recupero il cambio euro/dollaro sopra quota 1,23.
A Piazza Affari, nel settore IT, la big cap Stm archivia gli scambi in calo dell’1,8 per cento, dopo le buone performance delle ultime due sedute innescate dal fermento nel comparto dei microchip. La mid cap Reply termina a -1,7% mentre fra le small cap avanza Tas (+1%).
Sottotono Tiscali (-1,4%), che ha smentito i rumors di stampa relativi ad operazioni di acquisizione di pacchetti azionari della stessa società da parte di Fastweb.
In flessione la tlc Telecom Italia (-0,4%) che ha ribadito la correttezza del proprio operato in relazione al progetto Cassiopea e l’intenzione di continuare a collaborare con l’Autorità.
Poco mossa Retelit (-0,2%), il cui Cda preso atto delle dimissioni del consigliere Stefano Borghi, ha deliberato di non procedere alla nomina per cooptazione di un nuovo amministratore, atteso l’approssimarsi dei termini per la convocazione dell’assemblea del prossimo 27 aprile che sarà chiamata a nominare il nuovo board.
Sempre nel comparto tlc si segnala che Wind ha archiviato il 2017 con Ebitda e margini in crescita mentre a livello nazionale i conti hanno penalizzato Deutsche Telekom.