Il gruppo attivo nella produzione di energia da fonti rinnovabili ha registrato nell’esercizio 2017 ricavi per 54,9 milioni, in crescita del 7% rispetto al 2016.
Nel dettaglio, l’aumento dei ricavi è attribuibile a una più favorevole dinamica dei prezzi medi di cessione dell’energia elettrica (160,6 €/MWh contro i 141,7 €/MWh del 2016), nonostante la produzione di energia da impianti consolidati integralmente sia diminuita di 5,7 punti percentuali a causa di una ventosità media inferiore rispetto all’anno precedente.
L’Ebitda è salito a 42 milioni, in aumento del 16,4%., una dinamica che riflette non solo il sopracitato aumento dei ricavi, ma anche la contrazione dei costi operativi, scesi del 5% grazie al programma di efficientamento dei costi di gestione. La marginalità ha quindi raggiunto il 76,5% (vs il 70,3% del 2016).
L’Ebit è aumentato del 36,8% a 21,4 milioni, con un Ebit margin che ha raggiunto quota 39 per cento.
Al di sotto della gestione caratteristica, si evidenzia un calo degli oneri finanziari netti (-4,3%), scesi a 13,3 milioni dai precedenti 13,9 milioni.
Il gruppo ha archiviato l’esercizio con un utile di competenza dei soci pari a 5 milioni, in forte miglioramento rispetto ai 900mila euro registrati nel 2016. Un risultato raggiunto beneficiando anche di un minore tax rate, sceso dal 55,5% al 40,5 per cento.
In calo l’indebitamento finanziario contabile al 31 dicembre 2017 a 169,8 milioni (-10%) dai 188,6 milioni di fine 2016. Grazie a un sostanziale aumento patrimoniale, il leverage (Debito netto/Patrimonio netto di gruppo) è così sceso da 1,79x a 1,52x. L’indebitamento finanziario contabile al netto della valutazione a fair value dei derivati si è ridotto a 159,1 milioni dai 174,7 milioni precedenti.
Il CdA proporrà all’Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo invariato pari a 0,045 euro per azione.