Mps – Padoan: non sono previste aggregazioni con altre banche

Non ci sono fusioni con altri istituti in cantiere per Mps. Inoltre, l’implementazione del piano di ristrutturazione da parte del management sta procedendo come da attese, a partire dal deconsolidamento degli oltre 27 miliardi di crediti deteriorati.

Pier Carlo Padoan, il quale ha aggiunto che, data l’elevata volatilità del mercato, questo non è il momento giusto per valutare se l’investimento dello Stato nella banca è stato giusto o no. Il titolo, dallo scorso 25 ottobre (giorno del rientro a Piazza Affari) ha perso oltre il 30% del suo valore. Nella mattinata odierna, intorno alle 10:00, le azioni guadagnano lo 0,4% a 3,14 euro.

Padoan, nella giornata di ieri, in merito a quanto lo Stato resterà nel capitale della banca senese, ha precisato che “Lo Stato resterà alcuni anni, quanto basta per metterla in condizione di essere una banca che sta in piedi in modo profittevole per Siena e per l’Italia. Parliamo di alcuni anni. Dare un numero sarebbe sbagliato e controproducente per i mercati”.

Il ministro, infine, ha confermato “la fiducia dello Stato nel management attuale”.